Grande sciopero della fame di prigionieri palestinesi in carceri israeliane

AL QUDS - Un gruppo di detenuti palestinesi ha intrapreso uno sciopero della fame a tempo indeterminato per protestare contro le politiche repressive del regime israeliano.

In una dichiarazione rilasciata mercoledì, la Società dei prigionieri palestinesi (PPS) ha affermato che più di 2.000 prigionieri si uniranno allo sciopero giovedì, il primo giorno del mese sacro del Ramadan. La principale lamentela dei prigionieri sono le misure repressive adottate su ordine del ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir. Lo sciopero della fame serve a richiamare l'attenzione sulle violazioni dei diritti fondamentali dei prigionieri palestinesi. Ai detenuti è negato l'accesso alle cure mediche di base e sono spesso sottoposti a torture. Centinaia di prigionieri palestinesi sono detenuti in detenzione amministrativa, in cui Israele trattiene i detenuti senza accusa fino a sei mesi, un periodo che può essere esteso un numero infinito di volte. I gruppi per i diritti affermano che l'uso della detenzione amministrativa da parte di Israele è una "tattica fallimentare". Secondo quanto riferito, ci sono più di 7.000 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Le autorità carcerarie israeliane mantengono i prigionieri in condizioni deplorevoli senza adeguati standard igienici.

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