Nuova fase della Resistenza palestinese, serio guai per nemico sionista - 1
(last modified Thu, 11 May 2023 02:41:26 GMT )
May 11, 2023 04:41 Europe/Rome
  • Nuova fase della Resistenza palestinese, serio guai per nemico sionista - 1

AL- QUDS (Pars Today Italian) – L’entità sionista si trova da tempo a fare i conti con una nuova fase della resistenza palestinese che punta alla “unione dei fronti”, ...

così definita perché mira a coordinare tutte le azioni sui diversi fronti dello scontro. C’è il fronte Nord (rappresentato da Hezbollah in Libano), c’è il fronte Est (con Hamas, Jihad Islamico e le altre organizzazioni palestinesi attive in Cisgiordania) e c’è il fronte Sud (con Hamas e Jihad Islamico a Gaza). A questi si uniscono altri tre fronti, che si sta cercando di unire: il fronte interno (cioè gli arabi israeliani), il fronte di Gerusalemme e il fronte delle carceri.

La nuova strategia di “unione dei fronti” ha preso forma nel 2021, durante gli scontri condotti dai palestinesi del ‘48 nelle città miste di Israele in occasione della violenta repressione dei palestinesi a Gerusalemme.

Liwai al-Qariousi del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina a Gaza ha invocato l’unione dei fronti durante il “Quds Day”, celebrata ogni anno durante l’ultimo venerdì del mese di Ramadan.

Dopo la morte di Khader Adnan, attivista della Jihad Islamica morto in carcere martedì 2 maggio in seguito allo sciopero della fame di 86 giorni, la Jihad Islamica ha lanciato razzi da Gaza, mentre in Cisgiordania ci sono stati episodi colpi di arma da fuoco su cittadini israeliani che hanno causato un ferito.

Del resto già dal 2022, come riporta il sito israeliano fdd.org/analysys la resistenza palestinese aveva dimostrato una capacità di iniziativa politico/militare superiore a quella degli anni precedenti.

Il settimanale statunitense Time registra che “Mentre regime sionista ha aumentato il numero di incursioni militari mortali nelle città palestinesi, è aumentato anche il numero di attacchi palestinesi contro israeliani”.

Nei soli primi due mesi del 2023 da parte palestinese si sono verificati 275 attacchi con bombe molotov, 93 attacchi con bombe artigianali, 42 attacchi con armi da fuoco, 8 attacchi con armi bianche. In questa azioni sono stati uccisi 14 israeliani, di questi solo 4 erano però militari o poliziotti, il resto erano civili, alcuni dei quali coloni. I feriti sono stati 16.

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