Piano del regime sionista per "conquistare" la moschea di al-Aqsa

AL QUDS - Il capo di un'organizzazione non governativa palestinese ha avvertito dei piani di Israele di procedere con i suoi piani di giudaizzazione nella Città Vecchia occupata di al-Quds ...

e dei suoi tentativi di impossessarsi del complesso della sacra moschea di al-Aqsa. Nasser al-Hadmi, capo della Commissione al-Quds contro la giudaizzazione, in una dichiarazione di sabato ha sottolineato la ricorrente profanazione del luogo sacro da parte delle forze militari israeliane e dei coloni ebrei estremisti, nonché i piani del regime per demolire la moschea. Ha sottolineato che Israele vieta i lavori di ristrutturazione e restauro nel luogo sacro ed è pronto a prenderne il controllo. Da parte sua, il parlamentare palestinese Basem al-Za'arir ha chiesto una mobilitazione di massa dei palestinesi e una loro presenza più forte nei cortili della moschea di al-Aqsa per proteggerla dalle incursioni e dalle violazioni di Israele. 

Le osservazioni sono arrivate lo stesso giorno in cui le forze israeliane hanno preso d'assalto lo spazio di preghiera di Bab al-Rahma (La Porta della Misericordia) e la sala di preghiera di al-Qibli, profanando provocatoriamente entrambe le aree. Il complesso della Moschea di al-Aqsa si trova appena sopra la piazza del Muro Occidentale e ospita sia la Cupola della Roccia che la Moschea di al-Aqsa. Secondo un accordo firmato tra il regime israeliano occupante e il governo giordano in seguito al sequestro illegale di al-Quds est da parte di Israele nel 1967, il culto non musulmano nel complesso della moschea di al-Aqsa è proibito. Molti dei membri della Knesset israeliana sono estremisti di destra che sostengono la demolizione del luogo sacro islamico per costruire invece un tempio ebraico. In precedenza, il ministero degli Esteri palestinese aveva avvertito del piano israeliano di rilevare i siti archeologici palestinesi, invitando l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) ad assumersi le proprie responsabilità e ad affrontare il piano. Il ministero, in una dichiarazione, ha condannato il raid del 13 luglio alla fine del villaggio archeologico di Sebastia, situato a circa 12 chilometri (7,4 miglia) a nord-ovest della città di Nablus. Ha anche avvertito che i gruppi di milizie militari e di coloni israeliani stanno pianificando di prendere il controllo del sito archeologico di epoca romana. "Questo è un attacco che rientra in un piano per impossessarsi dei siti archeologici palestinesi in tutta la Cisgiordania e per imporre il controllo israeliano su di essi e annetterli", ha aggiunto.

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