Nasrallah: l'offensiva 'Tempesta Al-Aqsa' al 100% palestinese
BEIRUT - La progettazione e l'attuazione dell'operazione della 'Tempesta Al-Aqsa' sono state al 100% palestinesi.
Sono le parole del leader del movimento libanese di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, che hanno posto fine al suo silenzio sulla guerra tra Hamas e Israele, che ha descritto "un regime che non è in grado di reggersi in piedi da solo". In un discorso trasmesso in diretta tv e tenuto in memoria dei combattenti caduti martiri nei bombardamenti israeliani - la "Festa dei martiri caduti sulla via di Al Quds (Gerusalemme occupata)".
Sempre secondo Nasrallah “la sacra e grande operazione lanciata da Hamas contro il regime sionista lo scorso 7 ottobre, e' stata decisa e messa in atto dagli stessi combattenti palestinesi di resistenza". "La sofferenza del popolo palestinese va ormai avanti da decenni, soprattutto da quando in Israele è salito al potere un regime di destra che sta violando i diritti umani", ha voluto ricordare il Segretario generale di Hezbollah. "Prima dell’operazione del 7 ottobre erano quattro le questioni urgenti sul fronte palestinese", ha aggiunto. "Le migliaia di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane; la questione della moschea di al Aqsa a Gerusalemme; l'assedio di Gaza per quasi vent'anni; i pericoli che incombono sulla Cisgiordania, compresi gli insediamenti israeliani, le uccisioni e gli arresti quotidiani". Nasrallah ha poi chiesto - definendo "la politica del nemico" come una "persecuzione" - che vengano aperti i corridoi umanitari per "affrontare la situazione umanitaria".
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