Israele e il crollo dell’economia
L'invasione del regime sionista contro il popolo di Gaza sta imponendo un severo dazio a Israele riguardo alla sostenibilità economica dell’avventura militare nella Striscia.
Al-Quds- Il primier israeliano, Benjamin Netanyahu sta cercando l’approvazione per un bilancio di emergenza per la guerra per confrontare le sfide economiche derivanti dalla crisi in corso.
Le spese sostenute durante la guerra del regime sionista contro di Gaza ammontano a circa 70 miliardi di dollari, il che si tradurrà nel più grande deficit di bilancio. Di conseguenza, per finanziare le operazioni dell’esercito israeliano ci vuole di ridurre la spesa giornaliera per l’assistenza sociale. Inoltre, l’ambizione del regime sionista di aumentare la spesa militare per armare e addestrare l’esercito grava ulteriormente sul bilancio.
In realta', l’attuale situazione economica, politica e di sicurezza in Palestina occupata è la più pericolosa dalla guerra del 1973.
I costi della guerra vanno oltre i soli costi militari; dal 7 ottobre 2023, oltre 750mila coloni, piu di un sesto della forza lavoro, sono rimasti disoccupati, molti negozi sono chiusi, gli studenti sono tornati alle lezioni online, il turismo è crollato ed anche i voli in entrata a Tel Aviv sono calati in modo significativo.
Secondo i dati dell’Autorità per la Popolazione e l’Immigrazione, piu di 500mila israeliani hanno lasciato il Paese dopo il 7 ottobre.
I danni e le conseguenze della guerra per il regime sionista non si limitano ai costi economici ma hanno anche provocato l’isolamento politico di Israele, ritiro degli investimenti, il boicottaggio Beni israeliani, cessazione dei finanziamenti alle iniziative culturali e rottura delle relazioni diplomatiche.
Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
E il sito: Urmedium