Yemen, dimostrazione di forza nel Mar Rosso costringe a fuggire Uss Eisenhower
Pars Today- Gli Stati Uniti si vedono costretti ad avere a che fare con le conseguenze della ‘Tempesta Al-Aqsa’. La stessa operazione militare di Hamas del 7 ottobre ha costretto la famigerata portaerei Eisenhower a lasciare il Mar Rosso.
A poche ore dall’annuncio degli Al-Houthi di aver colpito la portaerei americana Uss Dwight D. Eisenhower nel Mar Rosso, un funzionario del Pentagono, sotto anonimato, ha cercato di negare l'attacco. Secondo Pars Today, gli yemeniti hanno però reso noto i dettagli dell’operazione: secondo quanto precisato dal portavoce militare di Sanaa, generale Yahya Saree, l'attacco è stato sferrato con diversi missili e razzi che hanno raggiunto il loro obiettivo. "È stato un colpo preciso", ha aggiunto la stessa fonte. “Abbiamo colpito la portaerei Eisenhower nel Mar Rosso in risposta alle aggressioni del Regno Unito e degli Stati Uniti contro lo Yemen”.
Dopo queste affermazioni il capo del Pentagono, Lloyd Austin, nel tentativo di insabbiare la realtà, ha quindi annunciato la fine della missione della Eisenhower nel Mar Rosso. Anche il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha confermato in una nota che la portaerei "Dwight Eisenhower" ha lasciato il Mar Rosso. "Il gruppo d'attacco della portaerei Dwight D. Eisenhower (IKE CSG) ha lasciato oggi l'area di responsabilità del comando centrale degli Stati Uniti e rimarrà brevemente nell'area di responsabilità del comando europeo degli Stati Uniti prima di tornare a casa dopo più di sette mesi di sostegno alla deterrenza e alla protezione regionale degli Stati Uniti".
Perché la partenza di Eisenhower è importante?
La USS Dwight D. Eisenhower, una delle 10 grandi navi della classe Nimitz, è il gioiello della Marina degli Stati Uniti.
Dotata di un reattore nucleare, la portaerei è entrata ufficialmente in servizio il 18 ottobre 1977 ed è sempre stata la dimostrazione più importante della potenza navale americana. L’Eisenhower, lunga 333 metri e pesante 114mila tonnellate, è dotata del più potente sistema radar, aiuti alla navigazione e la forza totale del suo equipaggio e dei marines è di 5mila 680 persone. Eisenhower non è solo attrezzato per monitorare gli attacchi sottomarini, ma possiede anche la versione navale e terrestre del missile aria-aria Sparrow, e più di cento aerei da combattimento ed elicotteri possono decollare da questo gigante.
Dopo la storica operazione di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha inflitto una grave, storica e senza precedenti al regime sionista, la portaerei Eisenhower è arrivata nella regione, col pretesto di garantire la sicurezza del transito energetico, mentre il suo obiettivo principale è quello di dare una mano al regime sionista. La gigante portaerei nucleare dell'U.S. Navy potrà funzionare, in caso di necessità, come base aerea galleggiante, da li’ gli aerei da combattimento decolleranno per compiere loro missione in un breve tempo.
Mar Rosso, il suo impatto su economia mondiale e americana
Il Mar Rosso svolge un ruolo vitale nel commercio mondiale. La situazione che si è creata nel Mar Rosso dal 19 ottobre sta continua ad avere pesanti impatti sull’economia americana per non parlare globale, oltre a causare tensioni geopolitiche e di carattere militare. Con il governo di salvezza nazionale yemenita di Ansarullah (Ansar Allah) che attacca in segno di solidarietà ai palestinesi di Gaza, le navi cargo legate al regime sionista in particolare nella zona dello stretto di Bab al-Mandab, va però considerato che questo stretto è la porta di ingresso delle navi nel Mar Rosso e nel Canale di Suez.
Su questa rotta strategica viaggia circa il 12% delle merci globali e il 30% dei container. Non è, dunque, una semplice area di transito ma un nodo logistico che rifornisce di materie prime e prodotti finiti l’Europa e il Nord America. Per citare qualche altro dato, in termini energetici, il Canale di Suez rappresenta il 10% dei prodotti petroliferi raffinati, l’8% del gas naturale liquefatto (LNG) e il 5% del greggio. Inoltre, vanta il transito del 14,6% dell’import mondiale dei prodotti cerealicoli e del 14,5% dell’import mondiale dei fertilizzanti agricoli.
Questo passaggio è uno dei principali chokepoint (snodo strategico) mondiali per le merci che vengono trasportate con modalità marittima e infatti nel 2023 sono transitate quasi 26.000 navi, +10,5% sull’anno precedente (picco che è stato raggiunto poco prima dello scoppio della crisi di cui stiamo parlando).
Dal 7 ottobre 2023, il regime sionista con il pieno sostegno dei paesi occidentali, ha lanciato una massiccia e brutale campagna militare contro il popolo indifeso e oppresso palestinesi a Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
D’altro canto, la resistenza palestinese a Gaza e altri gruppi di resistenza in Libano, Iraq, Yemen e Siria hanno annunciato che pagheranno per questi crimini da parte del regime occupante.
Secondo gli ultimi rapporti, il numero dei martiri palestinesi supera 37.000 mentre più di 85.000 sono rimasti feriti dall’inizio della nuova tornata di attacchi del regime sionista a Gaza il 7 ottobre 2023.
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