Traguardi senza precedenti dell'operazione di Hamas del 7 ottobre: la chiusura, per ora, di 46mila aziende appartenenti al regime colonialista israeliano
Pars Today - Per la stampa nei territori occupati, Israele è un regime vicino al collasso.
Il quotidiano in lingua ebraico Maariv ha riferito che 46.000 aziende israeliane hanno chiuso i battenti dallo scoppio della guerra il 7 ottobre, e si prevede che il numero salirà a 60.000 aziende entro la fine di quest'anno. Secondo il portale Pars Today, Yoel Amir, amministratore delegato della società israeliana di servizi informativi e gestione del rischio di credito Coface Bdi, ha annunciato a questo proposito dall'inizio della guerra sono state chiuse 46.000 aziende, e che da 35 anni fornisce informazioni aziendali per la gestione del rischio di credito e lavora per analizzare e classificare tutte aziende e istituzioni nell’economia israeliana”.
Secondo quanto riportano media israeliani, i ristoranti e i negozi restano vuoti, le compagnie aeree hanno cancellato la maggior parte dei voli per Israele e i turisti sono in fuga. Una delle conseguenze più evidenti del conflitto è l'evacuazione di massa di civili dalle comunità lungo il confine di Gaza a sud e dal confine libanese a nord. Decine di migliaia (oltre 126.000) di coloni sono stati costretti a lasciare gli insediamenti e vengono ospitate in alberghi, centri comunitari e altre strutture in tutti territori occupati.
Nel frattempo, secondo fonti sioniste, gli attacchi Hezbollah libanesi contro i territori occupati hanno gravemente colpito le attività locali nel nord della Palestina occupata.
Sayyed Hassan Nasrallah, segretario generale della resistenza islamica libanese, ha dichiarato il 10 luglio di aver raggiunto “l’obiettivo di distruggere l'economia del nemico".
Sempre secondo il giornale Maariv, negli ultimi mesi del 2023, il PIL di Israele ha registrato un calo pari al 20%.
La minaccia di un’escalation delle tensioni con Hezbollah, dall’altro canto, ha anche aumentato questo timore in Israele secondo qualsiasi guerra su vasta scala con la resistenza libanese trascinerà l’economia del regime sionista nell’abisso del collasso.
Secondo questo rapporto, Hezbollah libanese ha diffuso di recente dei video di monito per annunciare che può attaccare le infrastrutture energetiche del regime israeliano, come le raffinerie di petrolio e i serbatoi di gas.
Anche le operazioni della marina militare yemenita , (nel Mar Rosso contro le navi legate all'entità sionista e chiunque abbia a che fare con questo regime, ndr) hanno avuto un ruolo determinante nella situazione assai critica in cui si trova l'economia israeliana.
Secondo fonti sioniste, le entrate nei principali porti israeliani, come il porto meridionale di Eilat, sono diminuite in modo significativo.
Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
X (ex Twitter): RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana