Cosa è accaduto durante la nona ondata dell’operazione combinata Promessa Vera 3 dell’Iran?
(last modified Tue, 17 Jun 2025 13:41:22 GMT )
Giu 17, 2025 15:41 Europe/Rome
  • Immagini dell’attacco iraniano a diverse postazioni di sicurezza israeliane
    Immagini dell’attacco iraniano a diverse postazioni di sicurezza israeliane

Pars Today- Le Forze armate della Repubblica Islamica dell’Iran hanno avviato lunedì sera il nono ciclo dell’operazione combinata “Promessa Vera 3”.

La Repubblica Islamica dell’Iran, in risposta all’aggressione e all’atto ostile del regime sionista israeliano, che ha colpito diverse aree iraniane causando il martirio di comandanti di alto grado, scienziati eminenti e civili innocenti – in particolare bambini – ha avviato da venerdì sera un attacco verso i Territori Occupati. In questo articolo di Pars‑Today viene esaminato quanto accaduto durante la nona ondata dell’operazione combinata Promessa Vera 3.

Verso le 23:45 (Tehran): Il generale di brigata Ali‑Mohammad Naeini, portavoce dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, ha annunciato l’inizio della nona ondata dell’operazione combinata Promessa Vera 3 contro una serie di obiettivi nei Territori Occupati dal regime israeliano, precisando che l’azione sarebbe continuata ininterrottamente fino a martedì. «Abbiamo coinvolto il regime in un territorio limitato e colpito diversi obiettivi con successo», ha dichiarato. Ha inoltre sottolineato che «la nostra offensiva è certamente combinata e utilizza tutti gli elementi di potenza contro il regime sionista, agendo con forza, impeto e distruttività». Fonti israeliane hanno riferito che le trasmissioni del canale 14 israeliano sono state interrotte per ragioni sconosciute. Prima del blackout, si sono diffuse delle sonorità insolite sulla rete. Media in lingua ebraica hanno riportato che oltre 100 droni, come parte di un attacco coordinato dall’Iran, erano in volo, seguiti da missili balistici programmati per arrivare contemporaneamente.

Verso le 00:15: Yedioth Ahronoth ha segnalato che tutte le attività del polo petrolchimico di Haifa sono state sospese a causa dei danni subiti dal missile iraniano colpito lunedì. Il canale 14 israeliano ha definito la situazione “precaria”, comunicando che tutte le strutture dell’impianto hanno subito danni e che tre persone sono rimaste uccise. L’operatore del complesso ha dichiarato in un comunicato ufficiale che a causa dei danni subiti dagli impianti critici, la centrale che forniva vapore ed energia elettrica all’impianto e alle sue unità connesse è stata gravemente danneggiata. Aggiungendo che altre sezioni del polo hanno subito danni, ha specificato che al momento tutte le strutture e le aziende associate sono state interamente chiuse.

Verso le 00:45: Dopo gli attacchi iraniani contro i Territori Occupati che hanno causato centinaia di morti e feriti tra i sionisti e ingenti distruzioni, la polizia israeliana ha avvertito le emittenti nazionali e internazionali attive in Palestina occupata di astenersi dal trasmettere immagini in diretta degli attacchi. Chi dovesse disobbedire all’ordine verrà arrestato.

Verso le 00:00: Utenti israeliani sui social media hanno pubblicato immagini di missili intercettati dal sistema Iron Dome caduti su Tel Aviv. Il quotidiano Haaretz ha riportato che centinaia di persone – israeliani e stranieri – stanno cercando di lasciare i territori israeliani via mare verso Cipro, imbarcandosi su barche da diporto da porti come Herzliya, Haifa e Ashkelon.

Verso le 02:00: Fonti ebraiche hanno riferito che i missili delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) hanno colpito la base aerea di Nevatim. Il sito Walla ha annunciato che un missile iraniano ha colpito Be'er Sheva, nel sud dei Territori Occupati. Anche il quotidiano Israel Hayom ha scritto che, in seguito all'impatto di un missile nel sud, si è verificato un incendio. Secondo le stesse fonti, uno dei missili intercettori del sistema di difesa è caduto su Tel Aviv. La radio-televisione pubblica israeliana ha confermato che diversi coloni sionisti sono rimasti feriti mentre cercavano di rifugiarsi nei bunker per paura degli attacchi missilistici iraniani. Il giornalista israeliano Gideon Levy, intervistato da Al Jazeera, ha dichiarato: «Recente attacco dell’Iran è stata l’esplosione più potente che io abbia mai sentito in vita mia. Tutta Tel Aviv tremava.» Ha aggiunto: «I costi per Israele sono ormai troppo alti e questa situazione continuerà. È uno stile di vita invivibile. I sionisti non possono andare avanti così.»

Verso le 04:00: Fonti israeliane hanno riferito di esplosioni in più punti. L’agenzia Reuters, citando testimoni locali, ha scritto che si sono udite esplosioni fragorose a Tel Aviv e zone limitrofe. Al-Mayadeen ha riferito che alcuni missili iraniani hanno colpito la città portuale di Haifa.

Verso le 09:00: Il canale 12 israeliano ha confermato esplosioni a Ramat HaSharon, vicino a Tel Aviv. I media israeliani hanno riportato che missili iraniani hanno colpito obiettivi sensibili a Herzliya e Tel Aviv. Hanno inoltre ammesso che il sistema d’allerta nei Territori Occupati è tornato a funzionare in modo irregolare. Si segnala il crollo iniziale di un edificio di otto piani a Tel Aviv.

Verso le 10:30: I Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC) hanno annunciato che pochi istanti prima è iniziata una nuova ondata di attacchi missilistici dell'Aerospazio del Corpo dei Guardiani, ancora più potente e distruttiva rispetto alle precedenti. Le innovazioni e le capacità impiegate in questa operazione, nonostante il pieno sostegno degli Stati Uniti e delle potenze occidentali e la disponibilità da parte del nemico delle più moderne tecnologie di difesa, hanno portato a un impatto efficace e massimo dei missili contro obiettivi nei Territori Occupati. Secondo la dichiarazione, le operazioni continueranno in modo ancora più efficace, mirato e devastante contro gli obiettivi vitali di questo regime illegittimo, fino alla sua completa distruzione.