Date ai palestinesi più di un semplice riconoscimento
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Pars Today – Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di 150 paesi, tra cui Regno Unito, Portogallo, Australia e Canada, avvenuto negli ultimi giorni, rappresenta un passo verso la giustizia per i palestinesi. Tuttavia, questa mossa, pur simbolica, non è sufficiente da sola.
(last modified 2025-09-23T08:25:22+00:00 )
Set 23, 2025 10:25 Europe/Rome
  • «Mustafa Barghouti», Segretario Generale dell’Iniziativa Nazionale Palestinese
    «Mustafa Barghouti», Segretario Generale dell’Iniziativa Nazionale Palestinese

Pars Today – Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di 150 paesi, tra cui Regno Unito, Portogallo, Australia e Canada, avvenuto negli ultimi giorni, rappresenta un passo verso la giustizia per i palestinesi. Tuttavia, questa mossa, pur simbolica, non è sufficiente da sola.

«Mustafa Barghouti», Segretario Generale dell’Iniziativa Nazionale Palestinese (Palestine National Initiative), ha scritto sul New York Times il 22 settembre 2025: Mentre il mondo continua a riconoscere lo Stato di Palestina, Israele intensifica le sue azioni a Gaza e in Cisgiordania, azioni che, secondo un recente rapporto della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite, costituiscono "genocidio" e "pulizia etnica". Secondo Pars Today, dall’ottobre 2023, la guerra israeliana a Gaza ha causato il martirio di oltre 65.000 palestinesi distruggendo le infrastrutture della regione.

In Cisgiordania, i piani per la costruzione di oltre 20.000 nuovi insediamenti entro il 2025, insieme alla crescente violenza dei coloni contro i palestinesi, hanno praticamente eliminato la possibilità di uno Stato palestinese. Queste azioni non solo violano il diritto internazionale, ma rivelano l’intenzione di cancellare l’identità e i diritti del popolo palestinese.

Riconoscere uno Stato palestinese senza adottare misure concrete per fermare questi crimini rimane un gesto puramente politico. La comunità internazionale deve andare oltre le dichiarazioni, imponendo sanzioni efficaci al regime sionista, interrompendo la vendita di armi offensive e spingendo per un cessate il fuoco immediato a Gaza. I palestinesi non hanno bisogno di sole parole. Chiedono giustizia, protezione e il diritto all’autodeterminazione.

Le politiche di Israele sotto il primo ministro Benjamin Netanyahu rendono sempre più irrealizzabile il riconoscimento di uno Stato palestinese. Senza un intervento internazionale deciso, questi riconoscimenti offriranno ai palestinesi solo false speranze, mentre la realtà sul campo resta mortale e opprimente.

Il mondo deve scegliere; restare a guardare mentre questo disastro continua o agire per porvi fine?