Arabia Saudita: principe Waleed, "basta col divieto di guida alle donne"
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Saudi Arabia’s prince al-Waleed Bin Talal (R) with his wife, Princess Amira al-Taweel (Photo by AFP)
TEHERAN (Pars Today Italian) – Sarà il deficit da record in Arabia Saudita a convincere la monarchia estremista ad autorizzare la guida delle donne?
Il principe miliardario saudita, al-Waleed Bin Talal ha acceso nuovamente la polemica con un tweet in arabo e inglese sul suo account ufficiale: "Basta con le discussioni: per le donne e' giunto il momento di guidare", in chiaro contrasto con la sua famiglia che segue i precetti oscurantisti della setta wahabita, eresia islamica che vieta tra le altre cose pure la guida alle donne.
Waleed, al contrario di tanti suoi fratelli e cugini, non ricopre alcuna posizione politica nel regno, l'unico al mondo che vieta la guida alle donne, ma e' ad della holding della famiglia reale saudita, che ha partecipazioni in Twitter, Citigruop e Disneyland.
Il principe ha spiegato che il divieto di guida alle donne comporta pure "pesanti penalità" per l'economia saudita, in forte crisi, e che attualmente i trasporti pubblici nel paese non sono all'altezza per poter rispondere alle necessità di tutti.
"Impedire ad una donna di guidare un'automobile, oggi, e' una questione di diritti simile alla proibizione dell'educazione", ha affermato che ha mandato una frecciata anche alle autorità religiose del suo paese: "Sono azioni ingiuste di una società tradizionale (i divieti per le donne/ndr), ancor più restrittive di ciò che permette la religione".
Le dichiarazioni del principe Waleed suonano come una sfida alle autorità religiose wahabite dell'Arabia Saudita; il mese di aprile scorso, il gran mufti Sheikh Abdulaziz al-Sheikh, ha difeso a spada tratta il divieto di guidare imposto alle donne sostenendo che quando una donna e' al volante "e' esposta a Satana". Il gran mufti saudita e' per simili dichiarazioni, uno dei personaggi più amati dai periodici satirici dell'area mediorientale.