Petrolio: anche i paesi non Opec ridurranno la loro produzione
(last modified Sun, 11 Dec 2016 07:47:46 GMT )
Dic 11, 2016 08:47 Europe/Rome
  • Petrolio: anche i paesi non Opec ridurranno la loro produzione

VIENNA - La Russia e altri produttori indipendenti di petrolio hanno accettato l'accordo dell'Opec, il cartello dei paesi esportatori, per ridurre l'output petrolifero.

E' quanto emerso dall'incontro di oggi a Vienna tra i rappresentanti di paesi Opec e non-Opec: gli stati non allineati contribuiranno con una riduzione extra di 600 mila barili al giorno che si aggiungeranno al taglio da 1,2 milioni di barili deciso dall'Opec a fine novembre. I tagli saranno quindi pari al 2 per cento della produzione complessiva. Il ministro dell'Energia russo, Aleksander Novak, ha confermato oggi che Mosca taglierà la sua produzione di 300 mila barili al giorno a partire da gennaio prossimo, contribuendo quindi per metà alla riduzione concordata dai paesi non-Opec. Fonti del "Wall Street Journal" riferiscono che il Messico taglierà il suo output petrolifero di 100 mila barili, seguito dal Kazakhstan con una riduzione di 50 mila barili giornalieri.

 

Il 30 novembre di quest'anno, i paesi Opec hanno deciso di tagliare la produzione di petrolio greggio, portandola a 32,5 milioni di barili al giorno a partire dal primo gennaio 2017; si tratta di una riduzione di 1,164 milioni di barili al giorno rispetto a quella media registrata nel mese di ottobre. L’organizzazione ha deciso di stipulare un accordo simile anche con i paesi produttori di petrolio che non hanno aderito al cartello, chiedendo che riducessero la loro produzione giornaliera di 600 mila barili. La Federazione russa aveva già annunciato lo scorso 30 novembre una riduzione dell'output di 300 mila barili al giorno.

Dall’accordo in sede Opec sono stati esclusi Iran, Libia e Nigeria, con Teheran che è riuscita ad ottenere il diritto di aumentare la propria produzione di altri 90 mila barili al giorno nei prossimi sei mesi. Infatti, gli altri membri dell’Opec hanno convenuto che all'Iran debba essere consentito il ritorno ai suoi livelli di produzione del 2005 pari a circa 3,97 milioni di barili al giorno, al fine di recuperare le quote di mercato perse durante il periodo di sanzioni legate al suo programma nucleare. Il membro Opec che taglierà in modo più consistente il proprio output è l’Arabia Saudita, il principale produttore del cartello, che ha accettato di ridurre di quasi 500 mila barili al giorno la propria produzione.

Fonte: Agenzia Nova