Turchia: oggi referendum per la riforma della Costituzione
(last modified Sun, 16 Apr 2017 10:39:31 GMT )
Apr 16, 2017 12:39 Europe/Rome
  • Turchia: oggi referendum per la riforma della Costituzione

ANKARA- In Turchia è in corso un referendum per modificare la Costituzione, che prevede il passaggio ad un sistema di governo presidenziale.

Al referendum voteranno 55,3 milioni di turchi con 167 140 seggi. Inoltre nelle prigioni sono stati disposti 461 seggi. I cittadini turchi all'estero hanno già votato in anticipo.

I primi seggi sono stati aperti nelle 32 provincie orientali della Turchia alle 6:00, mentre in 49 provincie nel centro e nell'ovest del paese sono stati aperti alle 8:00 e rimarranno aperti fino alle 17:00.

La riforma costituzionale per il passaggio al sistema presidenziale è stata già approvata dal parlamento turco e firmata dal presidente turco Tayyip Erdogan. I deputati del parlamento del partito in carica Giustizia e Sviluppo (AKP) e la maggior parte dei deputati del Partito del Movimento Nazionalista Nazionale hanno sostenuto il progetto, mentre i partiti di opposizione, il Partito di centro-sinistra Repubblicano Popolare e Partito Democrazia dei popoli pro-curdo, si sono opposti accusando il desiderio di Erdogan di voler stabilire un potere personale.

Il pacchetto di cambiamenti dei 18 articoli della Costituzione della Turchia prevede che il presidente rimanga alla guida del sistema governativo, e avrà il potere di nominare vice-presidenti, ministri e alti funzionari. La carica di primo ministro sarà abolita. Le decisioni per l'assegnamento, lo scioglimento dei poteri, delle cariche e della struttura dei ministeri sono determinati dai decreti del presidente. Il presidente riceve il diritto di annunciare lo stato di emergenza, mentre le sue decisioni in questo caso verrebbero confermate dal parlamento. Il capo dello stato sarà in grado di emettere altri decreti aventi valenza di legge, che potranno entrare in vigore senza previa approvazione del parlamento, ma potranno essere annullati, se i legislatori in futuro li rifiuteranno.

Il presidente potrà lasciare il proprio partito come previsto dalla costituzione attuale. Viene accresciuto il numero dei deputati in parlamento: da 550 a 600. La soglia di età per i candidati per le cariche elettive è stata ridotta da 25 a 18 anni. La decisione di ripetere le elezioni potrà essere presa sia dal parlamento che dal presidente. Le elezioni degli organi legislativi ed esecutivi delle autorità si svolgeranno in un solo giorno. Il parlamento e il presidente saranno eletti per cinque anni, e il capo dello stato sarà in grado di occupare il proprio incarico per non più di due mandati consecutivi.

Nel caso di approvazione degli emendamenti al referendum, le prossime elezioni del presidente e del parlamento si svolgeranno in un solo giorno: il 3 novembre 2019, dopo che la riforma sul sistema presidenziale entrerà in vigore.

Erdogan e i suoi sostenitori sostengono che la riforma sia necessaria per poter prendere con più velocità ed efficacia le decisioni per lottare contro la minaccia terroristica nel paese. Inoltre, le autorità fanno riferimento alle esperienze negative del passato, quando le coalizioni del governo in Turchia spesso si sono succedute alternatamente, provocando il caos e la paralisi del potere statale.

L'opposizione ritiene che la vittoria dei sostenitori di Erdogan porterà ad un rafforzamento incontrollato del potere, alla polarizzazione della società e ad un ulteriore deterioramento delle relazioni tra Turchia e UE, e alla fuga degli investitori dal Paese.A New York hanno partecipato anche alcuni volti noti, mentre la contestazione ha seguito il presidente fino a Mar-a-Lago, in Florida, dove si trova per trascorrere il weekend nel resort di sua proprietà. Lo riporta Sputnik News.

 

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