Migranti, più cooperazione tra Ue e Turchia nella gestione dei flussi
BRUXELLES - L’Ue e la Turchia hanno deciso di incrementare la cooperazione per affrontare la crisi dei migranti.
Lo ha affermato l’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini. A novembre l’Unione europea e Ankara avevano approvato un piano congiunto per combattere l’eccessiva migrazione nel blocco, nell’ambito del quale paesi membri dell’Ue avrebbero dato circa tre miliardi di euro alla Turchia e un percorso di accesso facilitato. In questo contesto, l’introduzione di un regime visa-free con Ankara il prossimo autunno dipende da quanto il paese riuscirà ad arginare il flusso dei migranti dalla Siria. “Il punto chiave per noi – ha affermato Mogherini in una conferenza stampa – è che sia pienamente implementato il piano d’azione sui migranti e rifugiati, che abbiamo firmato alla fine dell’anno scorso. Da parte dell’Ue ciò significa dare migliore sostegno alla Turchia nell’incredibile lavoro che sta facendo per ospitare e per proteggere un enorme numero di rifugiati”. Da parte di Ankara, invece prevede che la nazione fornisca aiuto nella gestione del flusso. “Abbiamo deciso di rafforzare il nostro lavoro costante – ha aggiunto Mogherini – in modo che le nostre azioni siano coordinate, efficaci ed efficienti rispetto a quanto abbiamo stabilito”. L’Europa sta lottando per trovare una soluzione a una massiccia crisi migratoria. L’agenzia per i confini Ue, Frontex, ha rilevato che nel 2015 ci sono stati oltre 1,83 milioni di attraversamenti illegali delle frontiere, mentre nel 2014 erano stati 283.500. La Turchia è uno dei paesi chiave per il transito di centinaia di migliaia di rifugiati, in fuga dai conflitti in Siria e da altre zone in Medio Oriente.