Macron tira dritto sulle pensioni
Al 51esimo giorno, il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto la sua riforma delle pensioni, contestata da una maggioranza di francesi e ottenuta nonostante una serie di scioperi e manifestazioni senza precedenti nel Paese.
La mobilitazione, meno massiccia, non ha perso in determinazione. Il presidente, accusato di imporre «una riforma ingiusta», contrattacca: «Non siamo in una dittatura». Ad aumentare la rabbia dei sindacati che si oppongono ancora al nuovo regime «universale» e «a punti» per le pensioni – in prima linea la Cgt – è stata la formulazione definitiva della legge, approvata oggi dal Consiglio dei ministri: nel testo figura chiaramente la cosiddetta «età d'equilibrio», uno dei provvedimenti più controversi, che il governo aveva comunque annunciato di rinunciare ad applicare dal 2022.