Bolivia, niente brogli: l’elezione di Morales era regolare
Ora quello studio ha scatenato il cecchinaggio reciproco tra governi di destra e sinistra in tutta l’America Latina.
Uno studio condotto da esperti del Massachusetts Institute of Technology ha messo in discussione la presunta frode elettorale che aveva portato il Presidente boliviano Evo Morales a essere esautorato.
L'analisi di due ricercatori dell'Election Data and Science Lab del MIT, resa pubblica la scorsa settimana, ha concluso che l’Organizzazione degli Stati Americani (OAS), che sosteneva che Morales avesse vinto grazie ai brogli elettorali, avesse torto e che invece con ogni probabilità il Presidente socialista, poi costretto a dimissioni e fuga, avesse vinto regolarmente con almeno 10 punti percentuali. L'OAS in una dichiarazione di venerdì ha respinto lo studio del MIT come "non scientifico".
La Bolivia organizzerà del resto una nuova elezione a maggio. Lo studio ha tuttavia ispirato Morales, che era stato costretto a fuggire prima in Messico e poi in Argentina, a chiedere domenica alla comunità internazionale ‘democratica’ di organizzare con cura le prossime elezioni in Bolivia a maggio e successivamente a tornare più volte sul tema via Twitter sottolineando come quello avvenuto in Bolivia non sia stato altro che un colpo di Stato sostenuto dei membri OAS e che le elezioni fossero state invece del tutto regolari.
