Usa, razzismo: prima le statue, ora le bandiere
Entrambe le Camere hanno votato a favore della rimozione
Washington - Sull’onda delle proteste nate dopo l‘omicidio dell’afromericano George Floyd, soffocato da un agente di polizia durante un controllo, è tornata a far discutere la presenza dell’emblema confederato sulla bandiera del Mississippi, utilizzato dagli Stati schiavisti che persero la guerra civile e per questo motivo visto da molti come un simbolo razzista. Entrambe le Camere hanno votato a favore della rimozione, proposta dai democratici del Congresso locale, guidato dai repubblicani: ora può essere formalmente introdotto un disegno di legge per cambiare la bandiera.
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