Usa, 'Non riesco a respirare': l'omicidio di un altro afroamericano
L'uomo è morto pochi giorni dopo che le immagini sono state riprese.
Washington- Nuove agghiaccianti immagini di un afroamericano ammanettato e circondato da un gruppo di secondini e che si sente implorare 'Non riesco a respirare' e 'Mamma' arrivano dagli Usa a poco più di due mesi dall'omicidio di George Floyd. Ad ordinarne la divulgazione è stato un giudice della North Carolina. L'uomo è morto pochi giorni dopo che le immagini sono state riprese. Le cinque guardie carcerarie e l'infermiera coinvolti sono stati accusati di omicidio colposo dal procuratore distrettuale della contea di Forsyth, Jim O'Neill. Sono stati sollevati dai loro incarichi.
John Elliott Neville, 56, di Greensboro, era stato arrestato dalla polizia con l'accusa di aggressione il giorno prima dei fatti, il primo dicembre scorso. Dopo la sua detenzione aveva avuto un malore che ne aveva provocato la caduta al suolo dalla sua branda, situata in alto. Le guardie e l'infermiera inviati nella sua cella lo avevano trovato in uno stato di disorientamento e confusione, ed avevano deciso di trasferirlo in un'altra cella per capire quale fosse la causa del suo stato. Nei 45 minuti successivi, l'uomo ha riportato ferite che ne hanno provocato la morte.
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