Nigeria, polizia reprime nel sangue proteste: 69 morti in 2 settimane
(last modified 2020-10-25T07:33:03+00:00 )
Ott 25, 2020 08:33 Europe/Rome
  • Nigeria, polizia reprime nel sangue proteste: 69 morti in 2 settimane

- Il presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, ha riferito che almeno 69 persone sono state uccise durante le proteste ...

... contro la brutalità della polizia che scuotono il Paese da oltre 2 settimane.

La dichiarazione è stata rilasciata durante una riunione di emergenza con un gruppo di leader nigeriani per trovare una soluzione per mettere fine ai disordini.

 Le strade della città più grande della Nigeria, Lagos, centro delle proteste degli  ultimi giorni, sono diventate silenziose. Tuttavia, la tensione rimane nell’area. 

 Buhari ha dichiarato che la sua amministrazione si è impegnata a soddisfare le richieste dei manifestanti. Tuttavia, ha aggiunto che il suo governo non permetterà ai criminali che avevano dirottato le proteste di continuare con il loro “teppismo”.

Il presidente ha poi specificato che 51 civili, 11 agenti di polizia e 7 soldati sono morti nei disordini, secondo quanto riferito dal suo portavoce. Non è chiaro se queste cifre includano i manifestanti presumibilmente uccisi dalle forze di sicurezza a Lagos, il 20 ottobre.  In tale occasione, i soldati nigeriani hanno aperto il fuoco sui manifestanti nel distretto di Lekki della città di Lagos. Secondo Amnesty International, quel solo giorno sono decedute 38 persone.

Le proteste in Nigeria sono iniziate l’8 ottobre nella capitale nigeriana, Abuja, dopo che è stato pubblicato un video in cui i membri della squadra speciale anti-rapina, nota come Special Anti-Robbery Squad (SARS), hanno sparato a sangue freddo contro un uomo, uccidendolo, nella regione del Delta del fiume Niger.

Dopo lo scandalo, il governo si è impegnato a sciogliere l’unità della polizia, che è stata smantellata l’11 ottobre. Tuttavia, il 13 ottobre ha affermato che sarà creata una nuova unità di sicurezza, dotata di armi e tattiche speciali, per “colmare il vuoto” lasciato dalla SARS. Lo stesso giorno, l’esecutivo ha anche rassicurato i cittadini sul fatto che nessun agente utilizzerà la violenza contro i manifestanti. Prima di tale data, alcuni elementi delle forze di sicurezza hanno però represso le proteste con percosse e tramite l’utilizzo di gas lacrimogeni e armi da fuoco, secondo Amnesty International. 

I manifestanti hanno protestato contro l’intenzione del governo di creare una nuova unità di polizia, temendo che la nuova squadra sarà semplicemente una versione rinominata della SARS.

Numerose organizzazioni internazionali e nigeriane per la tutela dei diritti umani hanno accusato la SARS di brutalità, molestie ed estorsioni per anni. A tale riguardo, ci sono state molteplici promesse in passato.

 

 

Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium

Tag