Dal Brasile arrivavano le armi per la Ndrangheta
Le armi, non sono state mai intercettate e non è ancora chiaro quale fosse il porto di destinazione, né il nascondiglio per i container.
Secondo il sito brasiliano UOL, che cita le carte del processo "Rinascita-Scott" contro gli affiliati alle Ndrine del Vibonese, nel 2016 dal Brasile sarebbe partito un carico di armi diretto alla Ndrangheta. A fare da intermediario fu il gruppo criminale brasiliano Primeiro Comando da Capital (PCC).
I tentacoli della Ndrangheta arrivano fino in Brasile. È da qui che secondo la procura della Repubblica di Catanzaro, le cosche si approvvigionavano di armi. Un vero e proprio arsenale che sarebbe arrivato via mare in un porto italiano tramite alcuni container grazie al supporto del Primeiro Comando da Capital (PCC) ed altre organizzazioni criminali brasiliane e dell’America Latina.
A ricostruire la vicenda è il sito di informazione brasiliano UOL, che cita il fascicolo di 13.500 pagine che ha dato vita al processo “Rinascita-Scott” contro le Ndrine del Vibonese, che ha preso il via lo scorso settembre nell’aula bunker del carcere romano di Rebibbia e vede imputate 452 persone.
Le armi, sempre secondo UOL, non sono state mai intercettate e non è ancora chiaro quale fosse il porto di destinazione, né il nascondiglio per i container.
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