Etiopia, oltre 100 morti in scontri: dispiegato esercito nell'ovest

ADDIS ABEBA - un contingente delle forze militari del Paese è stato dislocato, nella regione occidentale etiope di Benishangul-Gumuz.

Lo ha annunciato il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha reso noto che in seguito ad una serie di attacchi che hanno portato alla morte di almeno 100 civili nella cittadina di Bekoji.

A quanto riportato dai media locali, le forze armate hanno già messo in atto delle misure repressive per colpire i militanti resisi protagonisti dei terribili attacchi di questa mattina, che si presume avessero come bersaglio la comunità Amhara.

Contestualmente il governo ha ordinato l'arresto di cinque funzionari locali, in ragione delle problematiche sulla sicurezza vissute a Benishangul-Gumuz.

I conflitti religiosi ed etnici in Etiopia sono all'origine di massacri in tutto il Paese, ed in particolare nella zona di Metekel, nella regione del Benishangul-Gumuz.

Secondo le autorità del governo centrale etiope, tutti i conflitti all'interno del Paese sarebbero stati generati dalle attività del Fronte di liberazione del Tigré (TPLF), il partito al governo nella regione settentrionale del Tigré.

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