Venezuela, la richiesta del popolo: le sanzioni vanno eliminate
CARACAS - Circola una notizia secondo la quale il nuovo presidente statunitense, Joe Biden, starebbe ammorbidendo le “sanzioni” al Venezuela, ...
inasprite dal suo predecessore, Donald Trump. Si è citato, in particolare, un permesso denominato “30 A” che autorizzerebbe alcuni scambi aerei e aeroportuali, vietati nel 2019 da Trump. William Castillo, viceministro per le Politiche anti-bloqueo del Venezuela, commenta se e' vero che Biden sta flessibilizzando le sanzioni a Venezuela. "Finora, l’amministrazione Biden ha solo affermato che intende rendere le sanzioni più “intelligenti”. Un’espressione ambigua. Alcuni esponenti del Partito democratico sembrano orientati a studiare il tema delle sanzioni collettive, concentrandosi di più su quelle individuali. Ma quando si sanziona un presidente o un ministro, si sta colpendo un paese intero perché si impedisce la normale attività amministrativa, economica o diplomatica. La notizia diffusa si riferisce a un permesso già esistente, relativo ad aspetti amministrativi molto circoscritti all’ambito marittimo e aeroportuario, che in realtà non cambia nulla. Occorre ribadire che le sanzioni sono illegali e violano la carta delle Nazioni Unite, sono un crimine di lesa umanità. Il popolo venezuelano, colpito da misure coercitive unilaterali da quasi 6 anni, è un popolo sovrano, non necessita del permesso di nessuno per il suo sviluppo e per la sua vita. Quel che da sempre esige, e continuerà a esigere il nostro paese è l’eliminazione delle “sanzioni”. Se i democratici fossero disposti a studiare il tema, sarebbe una buona notizia. Sfortunatamente, sappiamo che le “sanzioni” sono una politica statale bipartisan. La storia ce lo dice, e cito i casi di Cuba e dell’Iran. Quando si decide applicare un programma di sanzioni tanto ampio e profondo, risulta difficile smantellarlo. Le sanzioni vengono usate come armi di ricatto: “se fai quello che ti chiedo, di do un permesso, posso aprire uno spiraglio...". Sono uno strumento di pressione contro uno Stato sovrano, contro il diritto di un popolo allo sviluppo. È una politica di aggressione feroce, calcolata e pianificata. In questi termini si devono leggere le “sanzioni”, e per questo esigiamo che la “comunità internazionale” si adoperi per eliminarle".
Per leggere l'intero articolo ↓
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/
Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium