Nuove accuse al Lussemburgo: 'Paradiso di attività illecite'
Nel Paese con 614 mila abitanti ci sono oltre 124 mila società commerciali registrate.
Bruxelles sta analizzando l'inchiesta 'OpenLux' sulle pratiche fiscali del Lussemburgo, diffusa da un consorzio di media internazionali guidato da Le Monde, per valutare eventuali azioni da intraprendere. Lo rende noto una portavoce della Commissione Ue.
L’inchiesta OpenLux, condotta dal quotidiano francese Le Monde insieme ad altre sedici testate - tra cui la belga Le Soir e la tedesca Süddeutsche Zeitung - fa luce sulle circa 140 mila tra società, fondi e fondazioni attive - una ogni quattro abitanti - ospitate dal Granducato.
Solo per la metà di esse si conosce la reale identità del proprietario e sul registro appaiono diverse “figure discutibili” come un trafficante di armi, o persone legate alla ‘ndrangheta, che avrebbero spostato lì i loro profitti per occultare le proprie attività. Nove società registrate su dieci risultano appartenere a non residenti.
Secondo i calcoli contenuti nell'inchiesta, tra il 2018 e il 2019 sono stati trasferiti in società offshore in Lussemburgo 6.500 miliardi di euro di attività, più di 100 volte il Pil 2019 dell'intero Paese, che conta 600mila abitanti.
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