Sanzioni svizzere contro il Myanmar
BERNA (Pars Today Italian) –– La Svizzera ha deciso di adottare sanzioni nei confronti dei responsabili del colpo di Stato in Myanmar, allineandosi così a quanto già deciso da Stati Uniti, Inghilterra ed Unione Europea.
Sono 11 le persone interessate dalle misure. Nel mirino di Berna ci sono il comandante capo Min Aung, nove alti ufficiali delle forze armate e il presidente della commissione elettorale. La decisione giunge dopo due mesi dal rovesciamento del Governo da parte della giunta militare, che da allora ha instaurato un regime repressivo. Moltissime persone sono scese e continuano a scendere in strada a protestare, scontrandosi con le forze dell’ordine. Secondo le Nazioni Unite, almeno 107 persone, tra cui sette bambini, sono state uccise sabato scorso nella repressione delle proteste scoppiate in tutto il Paese. Dal colpo di Stato del 1° febbraio si contano oltre 500 morti fra i civili, secondo l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (AAPP). Il Myanmar è confrontato con un rischio "senza precedenti" di "guerra civile", ha affermato mercoledì l'inviata speciale dell'ONU, la diplomatica svizzera Christine Schraner Burgener, chiedendo al Consiglio di Sicurezza di usare "tutti i mezzi" per evitare una "catastrofe" e un "bagno di sangue". Potete seguirci sui seguenti Social Media: Instagram: @parstodayitaliano Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte Twitter: RadioItaliaIRIB Youtube: Redazione italiana VK: Redazione-Italiana Irib E il sito: Urmedium