Panico in India: 2mila corpi sulle rive del Gange e nel fiume
(last modified Mon, 17 May 2021 03:11:48 GMT )
May 17, 2021 05:11 Europe/Rome
  • Panico in India: 2mila corpi sulle rive del Gange e nel fiume

L'India sta affrontando un aumento esponenziale dei casi di Covid nell'ultimo mese, spingendo i critici a prendere di mira il Primo ministro Narendra Modi per la gestione della pandemia da parte del suo governo.

Panico generale in diversi stati indiani dopo che circa 2000 corpi, presumibilmente di pazienti Covid, si sono spiaggiati sulle rive del fiume Gange.

Proprio l’elevato numeri di decessi da gestire ha fatto più che triplicare i costi dei riti funebri e della legna spingendo famiglie più povere a seppellire i corpi dei propri cari lungo le rive dei fiumi.

Nell'ultima settimana, sono stati trovati cadaveri nei distretti di Ghazipur e Ballia dell'Uttar Pradesh, Nord dell'India, nonché nel distretto di Buxar nello stato del Bihar, nel Nord-Est.

Gli esperti ambientali hanno dichiarato che lo smaltimento dei cadaveri nei fiumi, in particolare nel Gange e nei suoi affluenti, non è una novità. Tuttavia, lo scarico di cadaveri è ora particolarmente problematico a causa della pandemia in corso.

Questo è un problema di seria preoccupazione. Centinaia di corpi vengono gettati nei fiumi e questi cadaveri vengono mangiati da pesci carnivori e cani randagi lungo la riva del fiume. Questo solleva una preoccupazione per la salute di questi animali", ha avvertito Vikrant Togad, ambientalista.

Tutto questo ha un impatto significativo anche sull'economia delle comunità di pescatori lungo il Gange, poiché in molti, preoccupati per i macabri ritrovamenti, si sono astenuti dall'acquistare pesce nell'ultima settimana.

 

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