Bruxelles difende il 'Green pass'
BRUXELLES (Pars Today Italian) –– Man mano che cresce la preoccupazione sulla diffusione della variante Delta negli Stati europei, a Bruxelles il ‘green pass’ diventa il fortino da difendere.
Il patentino che certifica il ciclo vaccinale completo, un tampone con esito negativo o la guarigione dal covid, è per la Commissione Europea l’assicurazione di aver fatto bene, la prova dei risultati della campagna vaccinale che finora ha coinvolto il 54,7 per cento della popolazione dell’Unione con doppia dose e il 68 per cento con la prima dose. Gli Stati sono liberi di muoversi all’interno di questo recinto, come ha fatto la Francia e come sta facendo il governo Draghi, proprio oggi alle prese con il decreto sull’uso del green pass anche per eventi in Italia e non solo per i viaggi all’estero. Il problema si porrebbe se gli Stati cominciassero a chiedere il tampone anti-covid anche ai vaccinati muniti di ‘green pass’. Il caso non si è ancora verificato. Ma a Bruxelles sono in allerta su questo rischio. “Ci muoviamo in base ai dati scientifici del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc, ndr.)”, dicono dalla Commissione. “Il Green pass dovrebbe essere sufficiente a garantire la libertà di movimento tra gli Stati dell’area Schengen, ma certo è difficile guardare al futuro” e “i bassi tassi di vaccinazione in alcuni Stati sono motivo di preoccupazione”. L’orizzonte della pandemia presenta nuove nubi. Bruxelles è tornata zona rossa. Quasi tutta la Francia è arancione. Emmanuel Macron è stato il primo a istituire l’obbligo del ‘green pass’ anche per ristoranti e bar. L’Italia sta seguendo questa impostazione, sebbene con differenziazioni rispetto al modello francese. Dal punto di vista della Commissione Ue, queste manovre rientrano nella discrezionalità degli Stati che possono decidere di rendere obbligatorio il ‘green pass’ anche per attività sociali all’interno dei confini nazionali. Inoltre l’iniziativa punta a convincere chi non si è ancora vaccinato, oltre a essere una mossa per arginare i rischi. Dunque ben venga. “Dobbiamo puntare alla piena vaccinazione della popolazione europea”, insistono da Palazzo Berlaymont. Se così non fosse e se i contagi risalissero, sarebbe tutto da rifare: compreso il ‘green pass’.
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