Testa a testa per la presidenza
SANTIAGO DEL CILE- In Cile milioni di persone si sono recate alle urne in un voto che i sondaggi prevedevano molto incerto, con un testa a testa che potrebbe risolversi per poche decine di migliaia di voti.
Entrambi i candidati si sono detti certi della vittoria, esprimendosi tuttavia in toni concilianti, molto diversi da quelli radicali, in un senso e nell'altro, utilizzati nella prima parte della campagna elettorale, quando Kast (Alianza social cristiana), ottenne una vittoria parziale, il 21 novembre, 28% a 26% su Boric (Apruebo Dignidad), con una differenza di 150'000 voti. Entrambi hanno inoltre assicurato che se riusciranno a insediarsi al palazzo della Moneda non saranno solo i presidenti di chi li ha votati, ma «di tutti i cileni». Una raccomandazione rivolta loro anche da Piñera, che li ha invitati alla moderazione e al rispetto delle regole democratiche. Anche se gli ultimi sondaggi ufficiali, sospesi 15 giorni fa, hanno pronosticato una possibile vittoria di Boric, alla fine nessun esperto ha voluto confermare questa ipotesi, preferendo parlare di «un testa a testa» fra i due candidati, che potrebbe risolversi in una differenza di poche decine di migliaia di voti.
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