Kazakistan, continuano le violenze
https://parstoday.ir/it/news/world-i280758-kazakistan_continuano_le_violenze
Almaty - Sale a 18 il numero di agenti di polizia uccisi, 2 dei quali per decapitazione, ...
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Gen 06, 2022 20:39 Europe/Rome
  • Kazakistan, continuano le violenze

Almaty - Sale a 18 il numero di agenti di polizia uccisi, 2 dei quali per decapitazione, ...

nella capitale del Kazakistan. Il centro di Almaty è teatro di scene di guerriglia. Le autorità hanno perso il controllo dell’aeroporto, dove passeggeri e aerei cargo sono stati sequestrati dai manifestanti. La polizia kazaka ha dichiarato che le forze armate hanno “eliminato” nella città decine di rivoltosi, definiti “estremisti”.

Nel frattempo, i soldati russi impegnati nel quadro di un’operazione di peacekeeping della Collective Security Treaty Organization (CSTO) sono arrivati nel Paese per cercare di sedare i disordini in corso.

L’alleanza di sicurezza, guidata dalla Russia, comprende anche Paesi ex-sovietici, tra cui l’Armenia, il cui primo ministro, Nikol Pashinyan, ha assicurato che un numero imprecisato di forze di pace si recherà in territorio kazako per un periodo limitato, al fine di stabilizzare la situazione. Tali mosse, tuttavia, non sono ancora riuscite ad alleviare il caos e l’Unione europea ha avvertito che la Russia dovrà rispettare la sovranità del Kazakistan man mano che il suo coinvolgimento aumenterà. 

Inizialmente scatenate dalla rabbia per l’aumento dei prezzi del carburante, le proteste si sono rapidamente diffuse per accogliere una più ampia opposizione al predecessore del presidente Kassym-Jomart Tokayev, Nursultan Nazarbayev, che ha mantenuto un potere significativo nonostante le sue dimissioni, nel 2019, dopo un governo di quasi tre decenni.

Nazarbayev, 81 anni, è considerato la principale forza politica di Nur-Sultan, la capitale kazaka, appositamente costruita, che porta il suo nome. Si crede che la sua famiglia controlli gran parte dell’economia, la più grande dell’Asia centrale. La reputazione di stabilità della nazione asiatica sotto il dominio di Nazarbayev ha contribuito ad attirare centinaia di miliardi di dollari di investimenti stranieri nelle sue industrie petrolifere e nel settore dei metalli. Tuttavia, le generazioni più giovani chiedono una liberalizzazione come quella osservata in altri ex Stati satellite dell’Unione Sovietica. Le proteste degli ultimi giorni sono le peggiori viste in Kazakistan da oltre un decennio. Il Paese è cinque volte più grande della Francia e ha una popolazione di quasi 19 milioni di persone.

Nel tentativo apparente di placare l’ira pubblica, Tokayev ha licenziato Nazarbayev dalla carica di capo del potente Consiglio di sicurezza e ne ha preso il controllo. Ha nominato un nuovo direttore del Comitato per la sicurezza dello Stato, successore del KGB dell’era sovietica, e ha rimosso il nipote di Nazarbayev dalla posizione di n. 2 del Comitato. Anche il governo Tokayev si è dimesso. Ciononostante, le proteste sono continuate, con i manifestanti che hanno preso il controllo dell’aeroporto di Almaty, la più grande città del Kazakistan. Secondo quanto riferito da un funzionario citato da Interfax, l’aeroporto sarebbe stato successivamente sgomberato dai manifestanti, tuttavia, l’agenzia di stampa Reuters non è stata in grado di confermare in modo indipendente le informazioni. La polizia antisommossa avrebbe usato gas lacrimogeni e granate accecanti contro i manifestanti di Almaty, prima di ritirarsi. 

Nella mattina di giovedì 6 gennaio, nel suo secondo discorso televisivo in poche ore, Tokayev ha pubblicamente dichiarato di aver chiesto aiuto alla Collective Security Treaty Organization (CSTO), un’alleanza militare formata da Russia, Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan, per sedare la rivolta. Ha detto che bande “terroristiche” addestrate all’estero stavano sequestrando edifici, infrastrutture e armi e preso cinque aerei, compresi quelli stranieri, dell’aeroporto di Almaty. “È una lesione all’integrità dello Stato e, soprattutto, è un attacco ai nostri cittadini che mi chiedono di aiutarli con urgenza”, ha affermato Tokayev. “Almaty è stata attaccata, distrutta, vandalizzata, i residenti di Almaty sono diventati vittime di attacchi da parte di terroristi, banditi. Pertanto è nostro dovere intraprendere tutte le azioni possibili per proteggere il nostro Stato”, ha aggiunto. Le agenzie di stampa russe hanno riferito che Dmitry Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, avrebbe affermato di aver rafforzato la sicurezza intorno alle installazioni chiave del cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, utilizzato dalla Russia per i suoi lanci spaziali. Il Cremlino ha assicurato che il Kazakistan, suo stretto alleato, risolverà rapidamente i suoi problemi interni, mettendo in guardia altri Paesi dall’interferire. 

Le autorità kazake hanno dichiarato lo stato di emergenza a Nur-Sultan, Almaty e nella provincia occidentale di Mangistau. Il collegamento ad Internet è stato bloccato. Dopo aver accettato le dimissioni del governo, Tokayev ha ordinato ai ministri in carica di invertire l’aumento del prezzo del carburante, che ha raddoppiato il costo del gas di petrolio liquefatto (GPL), ampiamente utilizzato per i veicoli nel Paese. La produzione di petrolio nel giacimento principale del Kazakistan, Tengiz, è stata ridotta, secondo quanto affermato dal suo operatore, Chevron, poiché alcuni appaltatori hanno interrotto le linee ferroviarie a sostegno delle proteste. “Le operazioni di produzione Tengizchevroil (TCO) continuano. Tuttavia, c’è stato un adeguamento temporaneo alla produzione a causa della logistica”, ha affermato in una nota la società, che è la più grande produttrice di petrolio estera in Kazakistan, con una quota del 50% nella joint venture Tengizchevroil (TCO). Il Paese è un importante produttore di petrolio, con una produzione di circa 1,6 milioni di barili al giorno (bpd) negli ultimi mesi.

 

Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium