Tensioni in Donetsk. Putin: 'La situazione peggiora'
Mosca - Il presidente russo Vladimir Putin ha denunciato un "deterioramento" della situazione nei territori del Donbass, nell'est dell'Ucraina.
Lo rifersice Interfax. La Russia è pronta a trattative con gli Usa e la Nato sui missili a medio e corto raggio e la trasparenza militare in Europa, ma solo se i colloqui includono le richieste di garanzie sulla sicurezza avanzate da Mosca. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin citato dalle agenzie russe. "Le sanzioni contro di noi saranno imposte comunque, indipendentemente dalla vera ragione", ha detto il presidente russo. "La pressione delle sanzioni è assolutamente illegittima e viola il diritto internazionale" ha affermato.
È stata intanto allestita nella regione del Rostov, nella Russia europea meridionale, una centrale operativa per gestire le questioni più impellenti relative all'alloggio dei profughi in arrivo dalle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk. Lo ha spiegato all'agenzia Ria Novosti Viktor Vodolatsky, vicepresidente della commissione parlamentare per le relazioni con i vicini. "(Nella regione del Rostov) è stata creata una sede operativa. Risolvera' i problemi di accoglienza, alloggio, cibo per i rifugiati e le loro cure mediche", ha spiegato. Putin ha già deciso che a ciascuno dei rifugiati verranno consegnati 10mila rubli, l'equivalente di 114 euro.
Secondo Putin "in Ucraina c'è una massiccia violazione dei diritti umani" contro i cittadini russofoni, e "a livello legislativo, la discriminazione nei confronti dei russofoni si sta consolidando", tanto che negli ultimi anni la Russia ha rilasciato diverse centinaia di migliaia di passaporti a residenti negli stati separatisti.
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