Usa, Inghilterra e Australia pronti a sviluppare missili ipersonici
(last modified Wed, 06 Apr 2022 17:48:11 GMT )
Apr 06, 2022 19:48 Europe/Rome
  • Usa, Inghilterra e Australia pronti a sviluppare missili ipersonici

(Pars Today Italian) –– Gli Stati Uniti, l'Inghilterra e l’Australia hanno annunciato, il 5 aprile, che collaboreranno per sviluppare missili ipersonici nel quadro dell’alleanza di sicurezza creata il 15 settembre scorso e nota come AUKUS.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il primo ministro inglese, Boris Johnson, e il primo ministro australiano, Scott Morrison, hanno annunciato il piano dopo essersi confrontati sui progressi dell’AUKUS. In una dichiarazione congiunta, i tre leader hanno affermato di essere impegnati ad avviare una nuova cooperazione trilaterale sui missili ipersonici e sistemi contro-ipersonici e sulle capacità di guerra elettronica, nonché ad ampliare la condivisione delle informazioni e ad approfondire la cooperazione sull’innovazione della difesa. Morrison ha affermato che lo sviluppo di missili ipersonici si adatta al piano strategico dell’Australia pubblicato due anni fa per migliorare le capacità di attacco a lungo raggio delle sue forze armate. La mossa arriva di fronte alla crescente preoccupazione degli Stati Uniti e dei loro alleati per la crescente influenza militare della Cina nel Pacifico. Commentando la notizia del 5 aprile, l’ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Zhang Jun, ha avvertito rispetto ai pericoli di adottare misure che potrebbero alimentare una crisi come il conflitto in Ucraina in altre parti del mondo.Washington, Pechino e Mosca hanno tutti cercato di sviluppare ulteriormente i missili ipersonici, strumenti tanto veloci da non poter essere intercettati da nessun sistema di difesa missilistica, al momento. Il 27 ottobre scorso, il generale Mark Milley, capo del Joint Chiefs of Staff degli USA, aveva confermato che la Cina aveva condotto un test di un sistema d’arma ipersonico, definendolo n “evento tecnologico molto significativo” e facendo un paragone con il lancio del satellite Sputnik da parte dell’URSS nel 1957. Prima di Milley, il Financial Times aveva affermato che la Cina aveva testato un missile ipersonico con capacità nucleari ad agosto 2021 ma Pechino aveva da subito smentito la notizia, affermando che si era trattato di un veicolo spaziale. Per quanto riguarda la Russia, invece, Mosca avrebbe usato missili ipersonici più volte nel contesto del conflitto in Ucraina, iniziato il 24 febbraio scorso e tutt’ora in corso, secondo il massimo comandante degli Stati Uniti in Europa. Come riferito da Associated Press, nell’autunno 2021, il presidente russo, Vladimir Putin, aveva esortato i produttori di armi del proprio Paese a sviluppare missili ipersonici ancora più avanzati per mantenere il vantaggio russo nelle tecnologie militari. L’esercito di Mosca ha affermato che il suo sistema Avangard è in grado di volare 27 volte più velocemente della velocità del suono e di compiere manovre brusche verso un bersaglio per schivare lo scudo missilistico nemico. Tale strumento è stato montato sugli esistenti missili balistici intercontinentali di costruzione sovietica e la prima unità armata con Avangard è entrata in uso nel dicembre 2019.Il Kinzhal, invece, trasportato da caccia MiG-31, ha una portata fino a 2.000 km e vola a 10 volte la velocità del suono, secondo i funzionari russi. Negli USA, infine, la richiesta di budget del Pentagono per il 2023 include già 4,7 miliardi di dollari per la ricerca e lo sviluppo di armi ipersoniche, tra cui il progetto che prevede la messa in campo di una batteria di missili ipersonici entro il prossimo anno, un missile marittimo entro il 2025 e un missile da crociera aereo entro il 2027. Dal 15 settembre 2021, Australia, Stati Uniti ed Inghilterra sono state legate da una nuova alleanza trilaterale in materia di sicurezza che comprende uno sforzo congiunto per aiutare l’esercito australiano ad acquisire sottomarini a propulsione nucleare, nell’apparente tentativo di contrastare la Cina.Tra gli ultimi eventi che hanno creato allerta nel Pacifico, le Isole Salomone hanno annunciato un progetto di patto di sicurezza con la Cina. Secondo i termini stabiliti, la Cina potrebbe inviare personale militare nelle isole del Pacifico meridionale per aiutare a mantenere l’ordine e potrebbe anche inviare navi da guerra per fare scalo e rifornimento. Quest’ultima disposizione aveva innescato speculazioni sulla possibilità di una base navale cinese nelle Isole Salomone ma Pechino ha negato tale progetto, accusando altri di aumentare le tensioni.

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