La Cina sanziona sette funzionari di Taiwan
PECHINO (Pars Today Italian) –– La Cina ha imposto sanzioni contro sette funzionari taiwanesi accusati di sostenere l’indipendenza di Taiwan, su cui Pechino rivendica la sovranità.
Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale cinese “Xinhua”, citando l’Ufficio per gli affari di Taiwan. Tra i sette sanzionati ci sono Hsiao Bi-khim, l’ambasciatore de facto di Taiwan a Washington, e Wellington Koo, segretario generale del Consiglio di sicurezza nazionale di Taiwan. L’elenco, inoltre, comprende politici del Partito democratico progressista, al governo a Taipei. Le persone sanzionate non potranno visitare la Cina, Hong Kong e Macao. Inoltre, imprese e investitori a loro collegati non potranno trarre profitti in Cina. Precedentemente il governo cinese aveva già imposto sanzioni contro il premier taiwanese Su Tseng-chang, il ministro degli Esteri Joseph Wu e il presidente del parlamento You Si-kun. I nuovi provvedimenti giungono dopo la visita di inizio mese della presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi, cui sono seguite un aumento delle tensioni tra Cina e Usa e un serrato programma di esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan. Il 14 agosto è giunta a Taipei un’altra delegazione del Congresso statunitense guidata dal senatore democratico Ed Markey e composta dai rappresentanti democratici John Garamendi, Alan Lowenthal e Don Beyer e dalla repubblicana Aumua Amata. La delegazione è stata ricevuta dalla presidente Tsai Ing-wen e dal ministro degli Esteri Joseph Wu e ha avuto incontri con membri delle commissioni Affari esteri e Difesa dello Yuan legislativo, il parlamento taiwanese.
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