Manicomio Germania
(Pars Today Italian) –– L’Europa è ormai preda della follia e la Germania che è il suo centro funge ormai da ala dei pazienti inguaribili.
E questo rivela molto meglio di quanto non possano fare mille analisi politiche l’animo reazionario e resettario di molti governi che completa la loro natura servile nei confronti degli Usa. Mentre in Italia si comincia a scoprire che i miliardi europei non sono un regalo, ma un debito e che con l’inflazione il loro valore iniziale si è paurosamente abbassato al punto da non garantire affatto la realizzazione dei famosi piani che poi non erano altro che una redistribuzione di clientele, in Germania è un fiorire di assurdità senza capo né coda che ne fanno un enorme manicomio dentro il quale si intuisce la strumentalità e l’inconsistenza di molti progetti e ideali che sono stati lanciati come esche per la credulità di cittadini e per nascondere dietro un sipario colorato il grigio di un autoritarismo incombente. Era fino a poco tempo fa l’Europa della riconversione e rivoluzione verde, ma dal primo luglio il governo tedesco ha abolito la tassa la tassa sui sussidi alle energie rinnovabili che veniva incorporata nel prezzo del kilowatt. È così che i tedeschi hanno appreso di aver pagato per decenni una politica che in realtà non ha mai davvero funzionato: la Germania, ad esempio, ha speso 150 miliardi in energie rinnovabili come parte della propria versione del Green New Deal, solo per trovarsi di fronte ai prezzi dell’energia più alti del mondo. E a questo si deve aggiungere che i Verdi, aumentati i numero e sprofondati nella qualità grazie all’operazione Greta, ora sono fan di carbone e nucleare. Anzi sono diventati fan anche della speculazione perché mentre essi chiedevano una tassa sugli utili in ecesso delle aziende energetiche adesso hanno votato una tassa sul gas da 200 a 300 euro per famiglia in maniera che siano i cittadini a supportare gli speculatori. In compenso però cresce tra questi ecologisti della minchia il dibattito se sia meglio farsi una doccia a settimana oppure lavarsi con un panno bagnato per risparmiare energia. Fatica sprecata: tanto non riusciranno a levarsi di dosso la puzza di essere al soldo di qualcuno o di essere dei cretini. Altro capolavoro di una politica che più alza le sanzioni più fa alzare i prezzi dei combustibili è quello di aver fatto chiudere alcuni impianti che servivano l’industria tedesca: per esempio in Slovacchia a causa degli altissimi costi sono stati chiusi gli impianti di produzione dell’alluminio, fondamentale per l’industria automobilistica. Ora i tedeschi devono acquistare questo metallo da qualche parte in paesi terzi: Russia o Cina. È più costoso, richiede più tempo è anche incerto viste le sanzioni e l’alternativa è chiudere la produzione o spostarla all’estero più vicino a materie prime a basso costo, lasciando milioni di persone disoccupate. L’associazione degli artigiani ha scritto lettere strazianti al cancelliere Scholz che è ormai sepolto dai fischi ogni volta che si muove: “Come artigiani, sappiamo da molte conversazioni con i nostri clienti che la stragrande maggioranza non è disposta a sacrificare il proprio tenore di vita per l’Ucraina. Questa non è la nostra guerra! Vuole essere il cancelliere che rovina la Germania? E’ davvero disposto a sacrificare il suo Paese?” Adesso che l’ultima turbina del North stream 1 andrà in revisione, mentre quella fatta riparare in Canada non è ancora stata fornita a Gazprom il flusso di gas si interromperà completamente per qualche giorno facendo ulteriormente scendere le riserve di gas nei serbatoi e questo proprio mentre il cancelliere ha avuto i diniego di Norvegia e Canada per un aumento delle forniture . Tutto questo mostra chiaramente come tutte le buone intenzioni e le semplici utopie vendute alla gente non erano altro che un trompe l’oeil per dare un aspetto accettabile a “ordini di servizio” che non possono essere disattesi: questa gente oltre ad essere stata coltivata dentro le serre delle varie organizzazioni che sono il braccio armato del neoliberismo finale di marca americana e delle sue agende , è anche ricattabile. Ognuno di loro è stato spinto a superare in qualche modo la linea rossa in maniera da essere sempre tenuto in gabbia: perciò non appena il cancelliere Scholz ha fatto un minimo di resistenza è subito saltato fuori uno scandalo di quando era sindaco di Amburgo, già peraltro in parte conosciuto, ma adesso accompagnato da altri indizi di frode. Sarà bene ricordare che Sholz fu scelto come candidato cancelliere dalla Spd , nonostante la sua sonora sconfitta al congresso. Viene da chiedersi di chi fosse davvero il candidato.
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