Australia, crimini in Afghanistan, verranno ritirate medaglie ai militari coinvolti
CANBERRA - Il ministro della Difesa australiano Richard Marles ha definito i crimini dei comandanti militari australiani in Afghanistan una "vergogna nazionale" e ha difeso l'azione del comandante dell'esercito australiano di ritirirare le medaglie dei comandanti responsabili.
L'Australia si e' ritirata nel luglio 2021 dall'Afghanistan dopo aver schierato 39mila soldati come parte delle operazioni guidate dagli USA e dalla NATO nel paese asiatico, una missione che è costata miliardi di dollari e ha causato la morte di 41 soldati di Canberra.
Nel novembre del 2020 e' stato pubblico il rapporto Brereton, di 465 pagine, in cui sono stati emersi numerosi casi di crimini commessi dai soldati australiani in Afghanistan fra cui esecuzioni sommarie come riti di iniziazione, omicidi gratuiti, uomini e ragazzi innocenti uccisi a sangue freddo e poi presentati come pericolosi militanti, vere e proprie gare a chi uccideva più “nemici combattenti”, o presunti tali.
Il rapporto era stato redatto dal giudice militare Paul Brereton, nominato nel 2016 dall’Ispettore generale del ministero della Difesa australiano per investigare su presunti crimini di guerra in Afghanistan. Dopo 4 anni di inchiesta, più di 400 interviste, 25.000 documenti analizzati e 20.000 immagine raccolte, Brereton ha tirato le conclusioni, descrivendo quella che il capo di Stato Maggiore Angus Campbell ha presentato come la pagina “forse più vergognosa della storia militare australiana”.
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