Papa: l’intelligenza artificiale ha bisogno di un’etica
(last modified 2023-01-11T10:36:31+00:00 )
Gen 11, 2023 11:36 Europe/Rome
  • Papa: l’intelligenza artificiale ha bisogno di un’etica

CITTÀ DEL VATICANO-Anche l’intelligenza artificiale ha bisogno di un’etica.

Ad esempio: non è accettabile far dipendere la vita e il destino di un richiedente asilo dai calcoli meccanici di un algoritmo. Lo ha detto oggi papa Francesco ricevendo in udienza nella Sala Clementina in Vaticano i promotori della Rome Call for AI Ethichs, un’iniziativa interreligiosa lanciata dalla Pontificia Accademia per la Vita che mira a proporre “un‘alleanza sapienziale e spirituale, per tutelare nello spirito della Fratelli tutti la dignità umana in questa epoca di pervasività tecnologica”.

Insieme all’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente dell’organismo vaticano, all’udienza erano presenti alcuni tra i primi firmatari dell’appello: il rabbino Rasson Weisz, lo sheikh Abdallah bin Bayyah, ma anche personalità dell’industria tecnologica come il presidente di Microsoft Brad Smith, il vice-presidente di IBM Dario Gil e il capo economista della Fao Maximo Torero Cullen.

“Siamo tutti consapevoli di quanto l’intelligenza artificiale sia sempre più presente in ogni aspetto della vita quotidiana, sia personale che sociale - ha detto loro papa Francesco -. Incide sul nostro modo di comprendere il mondo e noi stessi” e i suoi strumenti “sono sempre più decisivi nell’attività e perfino nelle decisioni umane”.

“Sono lieto di sapere - ha proseguito il pontefice - che volete coinvolgere anche le altre grandi religioni mondiali e gli uomini e le donne di buona volontà affinché l’algoretica, ossia la riflessione etica sull’uso degli algoritmi, sia sempre più presente, oltre che nel dibattito pubblico, anche nello sviluppo delle soluzioni tecniche. Ogni persona, infatti, deve poter godere di uno sviluppo umano e solidale, senza che nessuno sia escluso”.

Di qui l’invito a vigilare “affinché non attecchisca l’uso discriminatorio di questi strumenti a spese dei più fragili e a spese degli esclusi. Ricordiamoci sempre che il modo con cui trattiamo l’ultimo e il meno considerato tra i nostri fratelli e sorelle dice il valore che riconosciamo all’essere umano. Si può fare l’esempio delle domande dei richiedenti asilo: non è accettabile che la decisione sulla vita e il destino di un essere umano vanga affidata ad un algoritmo”.(Asianews)

 

 

Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium

Tag