La richiesta dell'ONU per fermare le violenze a sfondo religioso
NEW YORK (Pars Today Italian) –– Ci sono voluti due anni di lavoro e la collaborazione di 232 tra leader religiosi e mediatori di pace di 77 Paesi del mondo...
per stendere il Piano d’azione per impedire l’incitamento alla violenza e ai crimini atroci, presentato a metà luglio nella sede dell’Onu a New York dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. «I crimini e le atrocità non avvengono improvvisamente e in modo spontaneo – ha precisato il segretario nell’intervento introduttivo -. Spesso sono frutto di un processo che cresce nel tempo e si alimenta di messaggi e parole d’odio diffuse sia attraverso discorsi pubblici sia attraverso i media, inclusi i social». Guterres ha ribadito che «se la libertà di parola è protetta, l’incitamento alla violenza è proibito e gli Stati hanno la responsabilità di lavorare nella prevenzione dei crimini i leader religiosi svolgono un ruolo importantissimo nell’influenzare il comportamento di chi condivide il loro credo e nell’indirizzarlo alla pace».
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