La Germania chiude tutte le sue centrali nucleari; ecco perché
(last modified 2023-04-13T16:41:10+00:00 )
Apr 13, 2023 18:41 Europe/Rome
  • La Germania chiude tutte le sue centrali nucleari; ecco perché

BERLINO (Pars Today Italian) –– Questo fine settimana chiuderanno le ultime tre centrali nucleari tedesche ancora attivo...

e la Germania dirà addio all’energia atomicaca deciso dall’allora cancelliere Angela Merkel nel 2011 dopo il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone. Il governo di Olaf Scholz ha respinto le richieste di un ulteriore rinvio degli arresti dei reattori mercoledì 12 aprile Emsland, Neckarwestheim e Isar II, già rinviato a causa della crisi energetica conseguente all’invasione russa dell’Ucraina (era inizialmente previsto per il 31 dicembre 2022). I politici dell’opposizione e persino alcuni membri del FDP, il partito liberale che fa parte dell’alleanza di governo, volevano estendere ulteriormente l’uso delle centrali nucleari. «L’abbandono del nucleare entro il 15 aprile, cioè questo sabato, è un fatto compiutoLo ha detto la portavoce di Scholz, Christiane Hoffmann. Le centrali nucleari produrre circa il 5% dell’elettricità del paese, ma la Germania sta ancora cercando un posto dove conservarli in modo permanente e quasi al sicuro 2.000 contenitori di scorie altamente radioattive per migliaia di generazioni. I critici sostengono che l’arresto delle centrali nucleari ora priva la Germania di una fonte energetica a basse emissioni e richiede che il paese continui a gestire impianti a combustibili fossili che contribuiscono pesantemente al cambiamento climatico. L’opposizione al nucleare lo è sempre un cavallo di battaglia dei Verdi, ma il fatto che questo venga sostituito con una fonte più inquinante di gas serra minaccia la transizione verde che il partito ambientalista vuole portare a termine. Lo ha detto Beate Baron, portavoce del ministro dell’Economia Robert Habeck (e leader dei Verdi). il governo vuole introdurre gradualmente l’uso dell’idrogenoche può essere prodotto senza emissioni di gas serra e alimentato rapidamente nei giorni in cui c’è troppo poco sole o vento per produrre energia rinnovabile. La protezione del clima è una questione particolarmente spinosa per il governo tedesco: Nelle ultime settimane sono emerse profonde spaccature tra socialdemocratici, liberali e ambientalisti sulla politica ambientale e sulle priorità per affrontarla. Lapidaria la sintesi di Anton Hofreiter, ex capogruppo del partito ambientalista tedesco nel parlamento federale: «L’SPD di Scholz non è più l’alleato naturale dei Verdi» Egli ha detto in un’intervista a Welt am Sonntag pubblicato a Pasqua. Questo è il vero esito, disastroso per il partito di Robert Habeck e Annalena Baerbock, ma carico di conseguenze anche per la politica europea, della Koalitionsausschussil “comitato di coalizione” durato trenta ore distribuite su tre giorni, la maratona che a fine marzo ha riunito i partiti del governo tedesco – socialdemocratici della SPD, ambientalisti dei Verdi e liberali della FDP, i cosiddetti “alleanza semaforica” per i colori delle tre forze politiche – per discutere su come proseguire su alcuni temi cruciali dopo poco più di un anno al potere. Ufficialmente il comitato di coalizione ha deciso di modificare gli obiettivi climatici del governoun prestito miliardario per le linee ferroviarie e l’espansione di 144 autostrade.

 

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