Giu 09, 2023 09:00 Europe/Rome
  • Ucraina: Svizzera vota contro stanziamento altri 5,5 mld dollari

BERNA - Non sempre i paesi occidentali si presentano uniti dietro gli Usa di Joe Biden. La camera bassa svizzera ha votato giovedì contro la fornitura

all'Ucraina di un pacchetto di aiuti da 5 miliardi di franchi svizzeri (5,5 miliardi di dollari). Il pacchetto doveva servire per l'assistenza umanitaria, la protezione civile e lo sminamento, ma è stato stoppato dalla Camera bassa del parlamento, riportando varie questioni relative a la ricostruzione del Paese necessita di chiarimenti.

Così la Svizzera ha deciso di stoppare il pacchetto di aiuti: necessari chiarimenti. "Il Consiglio nazionale è attualmente contrario a fornire all'Ucraina il programma di aiuti da 5 miliardi di franchi. Giovedì ha respinto la proposta della commissione per gli affari esteri di concedere il pacchetto di aiuti per un periodo da cinque a 10 anni. La proposta è stata ritirata", la dichiarazione, pubblicata dal parlamento svizzero.

I fondi sono stati destinati agli aiuti umanitari, alla protezione dei civili, allo sminamento e al "consolidamento della pace", afferma il documento.

Il Consiglio degli Stati, camera alta del parlamento, discuterà una proposta simile per inviare all'Ucraina un pacchetto da 5 miliardi di franchi il 12 giugno, aggiunge il documento relativo.

ll ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis ha dichiarato nel frattempo, in una sessione parlamentare, che il Paese continuerà ad aiutare la ricostruzione dell'Ucraina, ma che è necessario chiarire varie questioni relative alla ricostruzione del Paese e alla cooperazione internazionale in questo settore.

Dall'inizio delle ostilità con la Russia nel febbraio 2022, i paesi occidentali hanno fornito all'Ucraina tipi di armi progressivamente più pesanti.

A maggio, la rappresentante permanente della Svizzera presso le Nazioni Unite, Pascale Baeriswyl, ha dichiarato che la riesportazione di armi svizzere in Ucraina era impossibile senza un cambiamento nella legge.

La nazione alpina ha ripetutamente respinto le richieste di Germania, Spagna e Danimarca di riesportare munizioni di fabbricazione svizzera a Kiev, citando il principio di neutralità militare della nazione.Di ieri la notizia che i deputati della Camera piccola del Parlamento svizzero hanno sostenuto l'iniziativa parlamentare secondo la quale la neutralità del Paese non dovrebbe essere un ostacolo alla riesportazione di armi di fabbricazione svizzera nelle zone di conflitto.

 

 

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