La distruzione della diga di Kakhovka
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MOSCA - "Qui possiamo già ora affermare inequivocabilmente che si tratta di un deliberato sabotaggio da parte ucraina".
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Giu 12, 2023 10:57 Europe/Rome
  • La distruzione della diga di Kakhovka

MOSCA - "Qui possiamo già ora affermare inequivocabilmente che si tratta di un deliberato sabotaggio da parte ucraina".

Sono le parole del portavoce del presidente russo Dmitry Peskov aggiungendo che la distruzione della diga potrebbe avere conseguenze per diverse decine di migliaia di residenti nella regione. Il bombardamento subito dalla centrale idroelettrica di Kajovka subisce lo stesso destino del gasdotto North Stream 2, dell’assassinio di Daria Dugina e di altri attentati terroristici dell’esercito ucraino. Ovvero, il tentativo di addossare la responsabilità ai russi e soltanto a loro.Per gli attentati passati, a mesi di distanza si è scoperto che la versione russa era quella vera: Mosca non aveva nulla a che fare con gli attentati terroristici, concepiti a Kiev ed eseguiti da reparti nazisti dell’esercito ucraino con l’aiuto di commandos di paesi NATO.Nei mesi scorsi si è tentato di addossare alla Russia ogni attentato, inventando una serie teorie astruse che avrebbero visto Mosca distruggere i suoi impianti, sparare sulle centrali nucleari da lei conquistate, uccidere i propri sostenitori intellettuali e, adesso, distruggere una diga le cui funzioni sono molto più importanti per la campagna militare russa che non per l’Ucraina.Nessuno può escludere alcunchè, ma sarebbe meglio porre domande ed avanzare dubbi sui racconti propagandistici di Kiev, vista l'assoluta inaffidabilità già dimostrata.Come nei casi precedenti, basta analizzare gli avvenimenti sul terreno, le diverse posizioni delle rispettive forze militari. Gli ucraini accusano Mosca di aver bombardato una struttura civile. La Russia accusa Kiev di aver lanciato multipli attacchi con lanciamissili Vilkha contro la centrale idroelettrica. Lo ha affermato anche Vladimir Leontiev, il sindaco di Nóvaha Kajovka. A detta dei russi almeno tre sezioni della diga sono crollate sotto la pressione dell'acqua dopo che le granate hanno distrutto le travi del cancello in cima alla struttura. Anche qui, se si vuole uscire dalla propaganda, conviene farsi qualche domanda.Gli ucraini sostengono che l’allagamento della zona rischia di fermare la controffensiva e dunque annunciano che forse essa andrà rimandata causa impossibilità di procedere sul terreno inondato. Un bel racconto: anche stavolta l’offensiva sarà la prossima volta.Ma se la controffensiva è una novela alla quale tutti gli ambienti militari internazionali non prestano credito, le trincee russe per eventualmente fermarla sono una realtà. E allora scatta la domanda: perché mai le truppe di Mosca avrebbero dovuto far esplodere la diga con la conseguenza di danneggiare le trincee da loro costruite in più di tre mesi? Sono le trincee che dovrebbero rendere decisamente complicata l’eventuale controffensiva ucraina su sulla zona circostante, quindi a che scopo prima costruirle e poi annegarle nell’acqua?

 

 

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