Inghilterra, sistema sanitario desta preoccupazioni
LONDRA - Un nuovo rapporto rivela che il servizio sanitario nazionale inglese (NHS) è motivo di "seria preoccupazione", poiché è molto indietro rispetto ad altri paesi comparabili in termini di parametri sanitari chiave.
Il rapporto di 118 pagine pubblicato dall'ente di beneficenza King's Fund in occasione del 75° anniversario del NHS, confronta il principale fornitore di assistenza sanitaria della Gran Bretagna con i sistemi sanitari di 19 paesi simili.
Il Servizio Sanitario Nazionale si trova ad affrontare una crisi di personale e di capacità strettamente legata a una crisi dell'assistenza sociale. Nuovo maxi sciopero in Inghilterra dei cosiddetti junior doctor, giovani medici già qualificati che esercitano mentre fanno pratica post-laurea in cambio di stipendi mediamente modesti nelle strutture del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs), giunti alla quarta tranche di una vertenza che va avanti da mesi.
Il Servizio sanitario nazionale inglese ha compiuto 75 anni e non gode di buona salute. I pazienti con un sospetto attacco cardiaco attendono un'ambulanza cinque volte di più rispetto al target di attesa di 18 minuti. Nel 2022, sono stati 347.707 i pazienti che hanno trascorso più di 12 ore nei reparti di Pronto Soccorso in attesa di un posto letto, un numero quattro volte superiore a quello dei 10 anni precedenti messi insieme. I decessi in eccesso nel 2022 sono stati i più alti degli ultimi 50 anni. Un numero record di dipendenti del Servizio sanitario nazionale se ne va.
A certificarlo è un editoriale pubblicato sul The Lancet. "Purtroppo - si legge - è probabile che le cose peggiorino prima di migliorare. Per la prima volta nella storia dell'Nhs, il 6 febbraio sciopereranno sia gli infermieri che il personale delle ambulanze, a meno che non si raggiunga un accordo sulle retribuzioni. Anche i medici in formazione voteranno se scioperare o meno. Questo è senza dubbio il momento più pericoloso per l'nas dalla sua nascita".
Si spiega poi come, sebbene i sintomi siano presenti almeno dal 2015, "sono stati mal diagnosticati e non curati". Tra questi si annoverano "il sotto investimento, la carenza di personale e la gestione del sistema a pieno regime sono stati esacerbati dalla profonda demoralizzazione e dal burnout del personale, dall'aumento della domanda di servizi e dall'incremento invernale di Covid e influenza. La salute della popolazione è stata trascurata, così come sono stati ignorati il rallentamento dell'aspettativa di vita e un sistema di assistenza sociale in difficoltà".
Nel dibattito sulle possibili soluzioni alla situazione venutasi a creare, sottolineano dal Lancet, ci sono diverse "distrazioni inutili". In primo luogo, "l'inclinazione del governo è quella di ritenere che l'attuale modello di Nhs sia insostenibile e necessiti di un cambiamento radicale, con copayments e maggiori contributi per gli utenti. Questa visione è profondamente sbagliata. Con il giusto approccio, il Nhs è sostenibile e deve mantenere il principio di fornire cure gratuite al momento del bisogno, che è alla base di una società giusta. In secondo luogo, che l'Nhs ha un problema di produttività; che non fa abbastanza con quello che gli viene dato. Questo equivale a fraintendere lo scopo dell'assistenza sanitaria, che non è una fabbrica per i malati, giudicata in base a crudi parametri di efficienza, ma un servizio basato sulla cura, sulla compassione e sulla qualità. Continuare a concentrarsi sul fare comparativamente di più per comparativamente di meno è pericoloso e ovviamente dannoso".
"Terzo - prosegue l'analisi - che le sfide che il Nhs deve affrontare possono essere risolte attingendo a un settore sanitario privato più forte. La forza lavoro del settore privato del Regno Unito proviene per lo più dalla stessa forza lavoro che compone il settore pubblico. Rubare a uno per sostenere l'altro e, allo stesso tempo, frammentare fatalmente il servizio sanitario non ha senso. In quarto luogo, è improbabile che la proposta di una Commissione reale o di un consenso trasversale sia utile. Il Servizio Sanitario Nazionale si trova ad affrontare una crisi di personale e di capacità strettamente legata a una crisi dell'assistenza sociale. Abbiamo una diagnosi; il Governo deve ora muoversi per trattare queste condizioni. Non farlo dovrebbe essere visto come una scelta ideologica, piuttosto che a causa di una fondamentale e innata intrattabilità".
I possibili rimedi a breve termine sono due. "In primo luogo, il governo deve riconoscere che il Servizio sanitario nazionale è in crisi e richiede un'azione urgente e senza precedenti. In secondo luogo, deve offrire un messaggio di valore al personale dell'Nhs, sotto forma di compromesso su un accordo finanziario per le retribuzioni e su impegni non finanziari, come affrontare le riforme pensionistiche, migliorare le condizioni di lavoro di base e realizzare il piano promesso per la forza lavoro. A sua volta, l'Nhs deve accettare che, per qualsiasi causa, ha un problema culturale. Razzismo, sessismo, bullismo, molestie e conflitti sono diffusi. Una cultura del lavoro tossica è una ragione spesso citata per lasciare il Nhs e ha un impatto negativo sull'assistenza ai pazienti".
Nel lungo termine, invece, "gli investimenti nella salute pubblica e nella prevenzione devono essere incrementati come il modo principale per ridurre la domanda del Nhs. Il governo deve abbandonare le iniezioni di denaro a breve termine e utilizzare i finanziamenti basati sulle tasse per ottenere aumenti sostenuti e prevedibili dei fondi. In questo modo, la capacità e la resilienza possono essere ricostruite nel sistema dalle fondamenta, con investimenti nel personale, negli immobili e nella tecnologia. Il Servizio sanitario nazionale deve migliorare la rapidità di sviluppo e di diffusione dell'innovazione e l'adozione di nuovi modelli di lavoro non deve essere bloccata dalla visione tradizionale dei ruoli e delle responsabilità. Qualsiasi cosa è meglio dell'attuale modello di assistenza sociale, che monetizza la vulnerabilità, arricchisce pochi fornitori e lascia più di un quarto del personale di assistenza sociale in condizioni di povertà".
"L'assistenza negligente del Servizio sanitario nazionale ha messo in ginocchio il servizio. Ma, contrariamente a quanto si dice in giro, ci sono alcune soluzioni rapide. Non da ultimo, valorizzare e incoraggiare il personale del Servizio sanitario nazionale, che ha la responsabilità di proteggere la salute della nazione in una crisi economica senza precedenti che sta aggravando le disuguaglianze e spingendo migliaia di persone verso la povertà e la precarietà", conclude l'analisi.
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