Usa, media confermano ruolo centrale della Cina nella crisi in Ucraina
WASHINGTON (Pars Today Italian) - La Central Intelligence Agency (Cia) mantiene una presenza fissa in Ucraina e ...
svolge un ruolo di primissimo piano nella conduzione dello sforzo bellico di Kiev contro le forze russe, ma non è in grado di predire le decisioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E’ quanto afferma il settimanale statunitense “Newsweek” in un lungo articolo che alza il velo sulla reale entità del coinvolgimento dell’intelligence statunitense nel conflitto: una “guerra clandestina” che avrebbe anche la funzione di evitare escalation incontrollate. Secondo il settimanale, che cita “oltre una dozzina” di funzionari d’intelligence anonimi, la Cia “ha assunto un ruolo centrale nel conflitto prima ancora che iniziasse”. Nel gennaio 2022, un mese prima dell’invasione russa, proprio la Cia avrebbe fatto da tramite tra Washington e Mosca per stabilire una serie di “regole” condivise: durante una già nota visita al Cremlino del direttore dell’agenzia, William Burns, la Russia si sarebbe impegnata a non allargare il conflitto oltre i confini dell’Ucraina e ad evitare l’impiego di armi atomiche; in cambio, l’amministrazione del presidente Joe Biden avrebbe assicurato che Kiev “non avrebbe assunto alcuna azione che potesse minacciare direttamente la Russia o la sopravvivenza dello Stato russo”. Sulla base degli accordi tra Washington e Mosca, spetterebbe agli Stati Uniti assicurare il rispetto di questi impegni. Nei mesi successivi, però, la Cia non sarebbe stata in grado di controllare del tutto le azioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: il sabotaggio del gasdotto Nord Stream, il bombardamento del ponte di Kerch e agli attacchi di droni contro basi aeree russe in Crimea e contro il Cremlino avrebbero eroso secondo il settimanale la fiducia di Mosca negli impegni segretamente assunti da Washington, e questo caricherebbe il conflitto di pericolose incognite. Si spiegherebbero così, tra le altre cose, gli avvertimenti di Mosca in merito all’impiego del deterrente nucleare.L’intelligence statunitense – scrive “Newsweek” – “è incerta delle intenzioni di Volodymyr Zelensky quanto di quelle (del presidente russo) Vladimir Putin”: “Con l’attacco al ponte in Crimea, la Cia ha compreso che Zelensky non ha il pieno controllo delle sue stesse forze armate, o ne ignora volontariamente alcune azioni”. Ciononostante – precisa il settimanale – la Cia continua a svolgere sul campo un ruolo essenziale per la tenuta dell’apparato bellico ucraino: ufficiali dell’agenzia d’intelligence statunitense “si trovano costantemente” in Ucraina, e le loro attività vanno dall’addestramento e assistenza all’impiego dei sistemi d’arma occidentali sino allo scambio di informazioni e intelligence con i servizi segreti ucraini. La Cia opera “una flotta grigia” di aerei commerciali che trasporta armi e materiale dall’Europa centro-orientale all’Ucraina, e agenti dell’agenzia “entrano ed escono dall’Ucraina per missioni segrete, per assistere nell’utilizzo delle nuove armi e dei sistemi”, dandosi come solo limite quello di evitare contatti diretti con le forze russe. I coordinamento di questa vasta “guerra clandestina” avverrebbe in Polonia. Le fonti citate dal settimanale precisano che “Washington e Mosca hanno decenni di esperienza nel definire queste regole clandestine”, e questo ha comportato un progressivo ingrandimento della Cia, che ha assunto il ruolo di “spia, negoziatore, fornitore d’intelligence, operatore logistico, gestore di una rete di relazioni Nato sensibili e, più importante di tutti, garante del mantenimento della guerra” entro i limiti prefissati.
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