Petrolio, rapporto OPEC, produzione russa resta stabile nonostante sanzioni occidentali
VIENNA - Il rapporto mensile dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio evidenzia le principali tendenze dell'industria degli idrocarburi in tutto il mondo.
La produzione di petrolio in Russia a maggio è rimasta al livello di 9,6 milioni di barili al giorno, secondo un nuovo rapporto dell'OPEC pubblicato giovedì.
"La produzione di liquidi della Russia a maggio è diminuita di 49 tb/d a una media di 10,9 mb/d. Ciò include 9,6 mb/d di petrolio greggio e 1,3 mb/d di NGL e condensato", afferma il rapporto.
L'OPEC ha mantenuto le sue previsioni per la produzione russa di petrolio e condensato nel 2023 al livello di 10,28 milioni di barili al giorno e si aspetta ancora che diminuisca di 750.000 barili al giorno, secondo il nuovo rapporto dell'organizzazione pubblicato giovedì.
La produzione russa di liquidi nel primo trimestre è stata di 10,1 mb/g, nel secondo — 10,22 mb/d, nel terzo e quarto trimestre — crescerà rispettivamente a 10,35 e 10,46 mb/d, secondo il rapporto.
"Per il 2023, si prevede che la produzione russa di liquidi scenderà di 0,75 mb/d a una media di 10,3 mb/d, invariata rispetto alla valutazione del mese precedente. Vale la pena notare che la contrazione prevista tiene conto degli adeguamenti volontari della produzione recentemente annunciati al fine del 2023", si legge nel rapporto.
La produzione di petrolio dell'OPEC è aumentata di 91.000 barili al giorno a giugno - il secondo mese di tagli volontari alla produzione - rispetto al livello di maggio a 28,19 milioni di barili al giorno, secondo il suo nuovo rapporto pubblicato giovedì.
Nel frattempo l'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE) suggerisce che la produzione di petrolio in Russia a giugno è rimasta stabile - 9,45 milioni di barili al giorno - "in quanto il calo delle esportazioni è stato compensato da un aumento delle raffinerie nazionali".
L’AIE ha piuttosto rivisto al ribasso la sua previsione per la domanda globale di petrolio a 102,1 milioni di barili al giorno nel 2023.
"La domanda globale di petrolio dovrebbe salire di 2,2 milioni di barili al giorno nel 2023, per raggiungere i 102,1 milioni di barili al giorno, un nuovo record", si legge nel rapporto, precisando che si tratta comunque di 170.000 barili al giorno in meno rispetto a quanto previsto nel rapporto precedente stilato a giugno.
Al contempo l’Agenzia ha aggiornato la sua previsione di crescita della produzione petrolifera globale nell’anno, prevedendo un aumento di 1,6 milioni di barili al giorno a 101,5 milioni di barili al giorno.
"Per il 2023, si prevede un aumento della produzione globale di 1,6 mb/d a 101,5 mb/d, con un'espansione di 1,9 mb/d da parte di non-OPEC+. Nel 2024, l'offerta globale è destinata ad aumentare di 1,2 mb/d, raggiungendo un nuovo record di 102,8 mb/d, con il non-OPEC+ che rappresenta tutto l'aumento", si legge nel rapporto.
Le riserve totali di petrolio e prodotti petroliferi nei Paesi dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che comprendono le riserve commerciali e statali, sono aumentate di 5,4 milioni di barili a maggio, ma sono inferiori alla media quinquennale, ha dichiarato l'Agenzia.
I Paesi OPEC+ che hanno obblighi in base all'accordo sulla limitazione della produzione di petrolio hanno diminuito la produzione di 70.000 barili al giorno a giugno, raggiungendo i 37,03 milioni di barili al giorno, con un divario rispetto alle quote di quasi 2,55 milioni di barili al giorno.
"L'offerta dei Paesi OPEC a giugno è rimasta invariata rispetto al mese precedente, a 28,7 mb/d, mentre i volumi dei Paesi non OPEC del gruppo OPEC+ sono aumentati di 30 kb/d a 14,92 mb/d. La produzione complessiva dei 19 membri soggetti a quote è aumentata di 70 kb/d a 37,03 mb/d", si legge nel rapporto.
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