Migrazione, strage dei minori nel Mediterraneo
BRUXELLES-Un quinto delle persone scomparse, lungo la rotta migratoria del Mediterraneo, è un minore.
Sono i drammatici numeri forniti da Unicef e Oim (L'Organizzazione Internazionale delle migrazioni) che sottolineano come dal 2018 siano morti in mare circa 1500 minori su 8274 persone scomparse (accettate). Una media del 20%. Undici bambini alla settimana muoiono mentre cercano di arrivare sulle nostre coste. Una strage silenziosa, consumata nell'ombra dell'Occidente e dell'Europa e molto probabilmente sottostimata. I numeri ignorano infatti i tanti naufragi mai registrati dalle stime ufficiali.
Finora, nel 2023, si stima che circa 11.600 bambini (428 a settimana) abbiano compiuto la pericolosa traversata. Nei primi tre mesi del 2023, 3.300 bambini, il 71% di quelli arrivati in Europa tramite la rotta mediterranea - sono stati registrati come non accompagnati o separati
E gli sbarchi sono tornati ad aumentare esponenzialmente. Secondo l'agenzia Frontex negli ultimi sei mesi gli arrivi sono incrementati del +140% nel Mediterraneo Centrale, ovvero sulle nostre coste, mentre sono tendenzialmente diminuiti quelli sulle coste greche e spagnole. Una dinamica causata molto probabilmente anche dall'instabilità e dalla profonda crisi economica e sociale vissuta da un paese limitrofo come la Tunisia, nel quale la nostra premier si è recata anche recentemente per cercare di trovare soluzioni in grado di attenuare un flusso che diventa, giorno dopo giorno, sempre più intenso.