Il premier armeno avverte: “Molto probabile una nuova guerra con l’Azerbaigian”
YERIVAN (Pars Today Italian) –– Nel Nagorno-Karabakh “è in corso un genocidio” e la guerra tra Armenia e Azerbaigian “è molto probabile”.
Lo ha dichiarato il premier armeno, Nikol Pashinyan, in un’intervista ripresa da diversi media internazionali. Il capo del governo di Erevan ha accusato l’esercito azerbaigiano di aver creato un “ghetto” nell’enclave del Nagorno-Karabakh. “Questa non è la preparazione di un genocidio, ma un genocidio in corso”, ha affermato Pashinyan. Secondo il premier armeno, “una nuova guerra con l’Azerbaigian è molto probabile finché non viene firmato un trattato di pace e questo non viene ratificato dai Parlamenti dei due Paesi”. E’ appena il caso di ricordare che tensioni e violenze tra armeni e azeri erano iniziate già negli anni finali dell’Unione sovietica, evolvendo in guerra aperta tra il 1992 e il 1994. Teatro dello scontro è diventato il Nagorno Karabakh, regione autonoma a maggioranza armena dentro i confini dell’Azerbaigian. Il conflitto era terminato con una vittoria di Erevan che aveva ottenuto il controllo di quel territorio. Nel 2020 le forze di Baku sono passate al contrattacco e dopo 44 giorni di scontri, costati la vita a circa settemila persone, si è arrivati a un cessate il fuoco. Dal novembre del 2020 sono stati tuttavia molteplici le violenze, gli attacchi, le violazioni della tregua. Nel quadro del conflitto vale la pena segnalare il ruolo che svolgono la Russia, tradizionalmente vicina all’Armenia ma in buoni rapporti anche con l’Azerbaigian, e la Turchia, alleato degli azeri e nemico storico degli armeni.
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