Australia, parlamentari indigeni dicono NO al referendum sulla Voce
CANBERRA - I parlamentari indigeni affermano che il referendum sul voto in dovrebbe essere annullato.
La senatrice indipendente, l'aborigena Lidia Thorpe ha affermato che il previsto referendum che chiederà agli australiani e alle australiane se sono o meno favorevoli all'istituzione di una Voce Indigena in Parlamento, autorizzando una modifica alla costituzione, è solo una "vetrina" e dovrebbe essere annullato. La Thorpe ha annunciato che darà il suo pieno sostegno alla campagna per il “No” contro La Voce indigena al Parlamento, e si candida a far parte del gruppo che compilerà l’opuscolo informativo per il referendum.
La senatrice Thorpe, nata in Victoria con origini Djab Wurrung, Gunnai e Gunditjmara, ha utilizzato la sua apparizione al National Press Club per spiegare perché non appoggia la proposta del Governo federale e cosa vuole al suo posto.
Ha affermato che deve esserci un cambiamento maggiore nella società australiana e che il Primo Ministro Anthony Albanese dovrebbe annullare il referendum, tra le altre ragioni, per la divisione che sta causando.
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