Russia: l’OSCE si trasforma in appendice dell’Occidente
SKOPJE - L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) si sta trasformando in una appendice di Nato e Unione europea.
Lo afferma il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, in risposta alle affermazioni del suo omologo della Macedonia del Nord, Bujar Osmani, che in veste del presidente di turno dell'Osce ha definito la guerra in Ucraina come "un insulto” ai valori della stessa organizzazione. "E' la stessa Osce che tradisce questi valori perché", ha aggiunto Lavrov alla riunione a Skopje alla quale hanno rifiutato di partecipare l’Ucraina, i Paesi baltici e la Polonia. Kiev ha chiesto addirittura di espellere la Russia, avvertendo che l’alternativa è una “lenta morte” dell’Osce, che riunisce 57 membri e il cui scopo, a partire dalla sua nascita negli anni ’70, è quello di favorire la pace e lo sviluppo della democrazia. L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha giudicato positivamente la presenza a Skopje di Lavrov, perché potrà sentire direttamente tutte le rimostranze degli altri Paesi membri. Ma diversi ministri e delegati presenti hanno lasciato la sala dei lavori al momento dell’intervento del capo della diplomazia di Mosca.
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