Cosa è accaduto nella riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sull’aggressione americano-sionista contro l’Iran?
(last modified Tue, 24 Jun 2025 06:04:34 GMT )
Giu 24, 2025 08:04 Europe/Rome
  • Segretario Generale dell\'Onu, Antonio Guterres
    Segretario Generale dell\'Onu, Antonio Guterres

Pars Today– Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto una riunione straordinaria sull’aggressione americano-sionista contro l’Iran.

Nella serata di domenica, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha tenuto la sua terza sessione straordinaria dedicata alle tensioni provocate dal regime israeliano e dagli Stati Uniti contro l’Iran, iniziata con un discorso del Segretario Generale Antonio Guterres. Secondo quanto riportato da Pars Today, Guterres ha dichiarato: «Il bombardamento delle installazioni nucleari iraniane da parte degli Stati Uniti rappresenta un’evoluzione pericolosa in una regione già segnata da una crisi profonda».

 

Grossi

Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), ha partecipato anch’egli alla riunione. Pur non condannando l’aggressione degli Stati Uniti e di Israele contro l’Iran, ha affermato: «Rinnovo l’appello alla massima moderazione, poiché i nostri ispettori si trovano in Iran e il loro lavoro richiede la cessazione dei combattimenti».

 

Iran

Amir Saeid Iravani, ambasciatore e rappresentante permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite, ha dichiarato durante la riunione: «Dopo il fallimento del regime israeliano nel portare a termine i "lavori sporchi" dell’Occidente, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato costretto nelle prime ore di domenica 22 giugno 2025 a mettere in atto personalmente e direttamente la parte più vergognosa di questo piano malvagio. Le aggressioni degli Stati Uniti e di Israele costituiscono una flagrante violazione del diritto internazionale. L’Iran agirà nell’ambito del proprio legittimo diritto alla difesa sancito dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite». Rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza, ha aggiunto: «Questo Consiglio deve agire con decisione. Il silenzio equivarrebbe alla complicità in questi crimini. Se il Consiglio non condanna questa evidente aggressione, porterà per sempre la vergogna della complicità, come già avvenuto per Gaza».

 

Inghilterra

Barbara Woodward, ambasciatrice e rappresentante permanente del Regno Unito, senza condannare l’aggressione al suolo iraniano, ha dichiarato: «La Gran Bretagna non ha preso parte agli attacchi compiuti da Stati Uniti o Israele contro l’Iran».

 

Russia

Vasily Nebenzya, rappresentante della Russia, ha affermato: «Condanniamo nei termini più forti le azioni irresponsabili e provocatorie degli Stati Uniti contro l’Iran. Gli attacchi americani e israeliani dimostrano un totale disprezzo per la comunità internazionale. Washington è indifferente ai pericoli radiologici derivanti dai suoi attacchi in Iran. Gli Stati Uniti e Israele si comportano come giudici autoproclamati e non esitano a commettere crimini. I nostri colleghi americani non hanno alcun interesse per la diplomazia, che attaccano apertamente sulla scena internazionale».

 

Francia

Jérome Bonnafont, ambasciatore e rappresentante permanente della Francia, pur dichiarando che Parigi non ha avuto alcun ruolo negli attacchi americani e israeliani alle installazioni nucleari iraniane, ha ribadito: «Chiediamo all’Iran di non intensificare le tensioni né di intraprendere azioni di ritorsione».

 

Cina

Fu Cong, rappresentante della Cina al Consiglio di Sicurezza, ha detto: «Condanniamo l’attacco degli Stati Uniti ai tre impianti nucleari iraniani. Tali attacchi violano il diritto internazionale e la sovranità dell’Iran, rappresentando anche un colpo mortale al diritto globale di non proliferazione nucleare».

 

Stati Uniti

Dorothy Shea, vice rappresentante permanente degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, ha giustificato gli attacchi di Washington contro le installazioni nucleari iraniane dicendo: «Questa azione è stata intrapresa per difendere il diritto all’autodifesa del nostro partner, Israele». Ha aggiunto: «Teheran non deve rispondere a questa aggressione».

 

Pakistan

Asim Iftikhar Ahmad, rappresentante del Pakistan, ha dichiarato: «Condanniamo fermamente l’aggressione d i Israele e degli Stati Uniti contro l’Iran e riaffermiamo il nostro pieno sostegno all’Iran, riconoscendo il suo legittimo diritto alla difesa come previsto dalla Carta delle Nazioni Unite».

 

Algeria

Amar Benjamaâ, rappresentante dell’Algeria, ha detto: «Colpire installazioni nucleari sotto protezione internazionale mina l’integrità e la credibilità del sistema di non proliferazione nucleare».

 

Regime sionista

Nonostante la maggior parte dei Paesi del mondo, ad eccezione di alcuni noti Paesi europei che sostengono l’aggressione del regime sionista, abbia condannato l’attacco congiunto di Stati Uniti e Israele contro l’Iran e il massacro di civili, il rappresentante del regime sionista ha dichiarato: «Il mondo dovrebbe ringraziare Israele e Donald Trump per questa aggressione».