Brexit, Hollande chiede "fermezza" nei confronti di Londra
(last modified Fri, 07 Oct 2016 08:50:45 GMT )
Ott 07, 2016 10:50 Europe/Rome
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PARIGI (Pars Today Italian) - Dopo la cancelliera tedesca Merkel, anche il presidente francese ha replicato ieri sera con durezza alle parole del governo di Londra in merito alla Brexit.

In un discorso in occasione dei venti anni di creazione dell'istituto Jacques Delors, François Hollande si è detto favorevole a una politica di "fermezza" verso il Regno Unito nei futuri negoziati sulla Brexit. "Abbiamo bisogno che ci sia una minaccia, è necessario che ci sia un rischio, è necessario che ci sia un prezzo, altrimenti ci troveremo in una trattativa che non andrà a buon fine e, inevitabilmente, avrà conseguenze economiche e umane", ha detto Hollande. "Il Regno Unito ha deciso per la Brexit, credo anche per una Brexit decisa, beh, bisognerà allora andare fino in fondo per soddisfare la volontà degli inglesi di uscire dall'Ue", ha sottolineato il capo dello Stato francese. Per François Hollande, "dobbiamo dimostrare fermezza", altrimenti "metteremo in discussione i principi stessi dell'Unione europea" e "ad altri Paesi verrà in mente di uscire dall'Unione europea per godere di presunti vantaggi e senza inconvenienti né regole". Ieri la cancelliera tedesca Angela Merkel ha messo in chiaro che il Regno Unito non potrà avere accesso al mercato comune dell'Ue dopo la Brexit se non accetterà anche la libera circolazione delle persone."Se noi non dicessimo che il pieno accesso al mercato interno (europeo) è legato alla piena libertà di circolazione delle persone, innescheremmo una reazione a catena che si estenderebbe subito in tutta Europa, dove ognuno cercherà poi di fare solo ciò che vuole", ha affermato la Cancelliera tedesca in un discorso pronunciato alla Federazione tedesca dell'industria (BDI) a Berlino. L'altroieri la premier britannica Theresa May aveva chiuso il congresso del suo partito a Birmingham dicendo di voler garantire al tavolo dei negoziati per la Brexit alle imprese britanniche "la massima libertà di commerciare" all'interno del mercato unico europeo e di volere un controllo sull'immigrazione. Contemporaneamente la titolare dell'Home Office, Amber Rudd, ha presentato un nuovo piano di restrizioni per le imprese che saranno sollecitate a pubblicare una lista dei dipendenti non britannici e a privilegiare la manodopera nazionale. L'idea è di riportare il saldo migratorio, attualmente fermo a 330.000 all'anno, sotto la soglia dei 100.000, ha insistito.

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