Turchia, Unicef denuncia proposta di condonare abusi su minori
(last modified 2016-11-19T20:53:14+00:00 )
Nov 19, 2016 21:53 Europe/Rome
  • Turchia, Unicef denuncia proposta di condonare abusi su minori

GINEVRA (Pars Today Italian) - L'agenzia Onu per l'infanzia (Unicef) ha espresso "profonda preoccupazione" per il progetto di legge in discussione al parlamento turco che prevede di abolire la condanna verso quanti commettono abusi sessuali su un minore se sposano la loro vittima.

"Queste forme abiette di violenza contro i bambini sono dei crimini che devono essere puniti in quanto tali e in ogni caso l'interesse superiore del bambino deve prevalere", ha detto alla France presse Christophe Boulierac, portavoce dell'Unicef - l'Unicef è profondamente preoccupata per il progetto di legge che introduce una sorta di amnistia per i responsabili di abusi sui minori". Il parlamento turco ha approvato giovedì scorso, in prima lettura, il testo di legge che nei prossimi giorni sarà sottoposto a una seconda lettura. Se approvato, consentirà di annullare le condanne per violenza sessuale commessa su minorenni prima dell'11 novembre 2016 se l'aggressore "sposa la vittima". La misura dovrebbe essere applicata una sola volta e con effetto retroattivo, stando a quanto detto ieri dal premier Binali Yildirim. "Chiediamo a tutti i membri dell'Assemblea di fare tutto il possibile perchè i bambini turchi siano più protetti contro questi crimini efferati", ha detto oggi Boulierac. Sottolineando che "i matrimoni precoci sono purtroppo una realtà", il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, ha sostenuto che la misura vuole proprio "proteggere i bambini" e che si applicherebbe solo nei casi in cui l'atto viene compiuto senza "uso di forza, minacce o altre restrizioni del consenso". Il matrimonio precoce è ancora una realtà in Turchia, in particolare nella parte orientale. L'età minima per il matrimonio è di 17 anni, con il consenso dei genitori. La legge consente il matrimonio anche a 16 anni in alcune "circostanze eccezionali", con l'approvazione di un giudice.

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