Polonia: non ospiteremo di nuovo prigioni segrete Cia
VARSAVIA (Pars Today Italian) - La Polonia ha escluso di poter di nuovo permettere agli Stati uniti di creare prigioni segrete sul suo territorio se il presidente Donald Trump dovesse di nuovo ristabilire il sistema dei cosiddetti "black sites" all'estero gestiti dalla Cia.
La prima ministra polacca Beata Szydlo, rispondendo a una domanda sulla possibilità che Varsavia conceda di nuovo queste strutture, ha detto che "non c'è alcuna proposta del genere, e nessun margine". Quindi, la risposta è "certamente no". Stretta alleata degli Usa nella Nato, la Polonia e la vicina Lituania non hanno mai ammesso ufficialmente di aver ospitato centri di detenzione e interrogatorio nel proprio territorio dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001. Donald Trump, mercoledì, ha suscitato polemiche perché ha detto di ritenere la tecnica d'interrogatorio chiamata "waterboarding" e altre tecniche che le organizzazioni umanitarie considerano una forma di tortura, funzionali a ottenere confessioni.