Nagorno-Karabakh: esito posistivo per il referendum, ma…
(last modified Tue, 21 Feb 2017 18:24:27 GMT )
Feb 21, 2017 19:24 Europe/Rome
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EREVAN (Pars Today Italian) – Il referendum costituzionale che si è tenuto ieri nel Nagorno-Karabakh, a prescindere dal risultato positivo, ha riacceso i riflettori sulla regione contesa fra Armenia e Azerbaigian.

Non riconosciuto da gran parte della comunità internazionale, il plebiscito si basava sulla modifica della costituzione che consentisse un passaggio dal semipresidenzialismo al presidenzialismo. La popolazione ha sostenuto in larga maggioranza questa modifica: l’87,6 per cento della popolazione stando ai dati della Commissione elettorale centrale, con un’affluenza del 76 per cento. Tuttavia, a prescindere dalla bontà o meno del processo democratico, la scelta di indire un referendum è stata giudicata in modo abbastanza negativo dalla comunità internazionale e anche da quegli attori interessati a una risoluzione di uno dei tanti “frozen conflict” dell’Europa orientale, come l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). L’Osce ha condannato la decisione di indire un referendum, definendola un passo indietro nei negoziati volti a risolver e il conflitto fra Erevan e Baku.