FMI concederà all'Ucraina nuova tranche da 1 miliardo $
(last modified Sun, 05 Mar 2017 11:04:34 GMT )
Mar 05, 2017 12:04 Europe/Rome
  • FMI concederà all'Ucraina nuova tranche da 1 miliardo $

KIEV- Gli esperti del Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno raggiunto un accordo con le autorità ucraine sull'erogazione di una nuova tranche di aiuti finanziari: la decisione potrà essere ufficialmente presa nella seconda metà di marzo, si afferma in un comunicato stampa del FMI.

Le consultazioni si sono svolte a livello di esperti, i quali dovevano presentare una relazione al consiglio di amministrazione del FMI, che prenderà la decisione finale in merito allo stanziamento degli aiuti finanziari. Dal Fondo Monetario Internazionale avevano promesso di completare questo programma sull'Ucraina e di presentarlo al consiglio di amministrazione da gennaio. Come da prassi, la decisione del consiglio di amministrazione del FMI viene adottata tenendo conto delle conclusione degli esperti ed analisti dell'organizzazione.

"I collaboratori del FMI hanno raggiunto un accordo con le autorità ucraine sul memorandum aggiornato delle politiche economiche e finanziarie Questo apre la strada all'esame della terza rassegna dell'accordo nel quadro del meccanismo per l'ulteriore finanziamento dal consiglio di amministrazione del Fondo… nella seconda metà di marzo," — si legge nel comunicato stampa.

Il programma di quattro anni prevede l'assistenza finanziaria del Fondo Monetario Internazionale a beneficio dell'Ucraina per 17,5 miliardi di dollari. Kiev ha già ricevuto tre tranche per un totale di 7,7 miliardi di dollari. L'ultima tranche è stata ricevuta lo scorso settembre. Nel 2017 l'Ucraina si aspetta di ricevere dal FMI circa 5,4 miliardi di dollari.

Nel comunicato del FMI si rileva che la nuova delibera fornirà all'Ucraina circa 1 miliardo di dollari. Allo stesso tempo, secondo il FMI, la somma complessiva dei prestiti erogati a Kiev raggiungerà gli 8,32 miliardi di dollari.Se l’Arkansas manterrà la tabella di marcia prevista, due esecuzioni in quattro date diverse nell’arco di 10 giorni, stabilirà un record negativo: nessuno Stato dal 1977, quando gli Usa hanno reintrodotto la pena di morte, ha ucciso un numero così alto di persone. Nel 1997 ci è andato vicino il Texas con 8 condanne eseguite tra maggio e giugno.

Le associazioni per la difesa sei diritti civili sono sul piede di guerra e sperano ancora di cambiare il corso degli eventi.

“Ognuno di questi detenuti ha dei diritti – afferma l’American Civil Liberties Union – e ogni esecuzione è un processo che va pianificato e gestito nei dettagli caso per caso. E questo, sulla base di una programmazione così stringente, è impossibile”.